Nella storica cornice di Piazza del Parlamento, ha avuto luogo la cerimonia di celebrazione del 209° annuale della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri che ha visto la viva partecipazione della cittadinanza palermitana e di numerose scolaresche.
Alla presenza delle più alte cariche civili e militari e del Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, Generale di Divisione Rosario Castello, è stato schierato un Battaglione di formazione composto dai Comandanti delle Stazioni Carabinieri e dai numerosi assetti operativi e delle unità specializzate presenti in Sicilia, espressione delle varie organizzazioni di cui si compone l’Arma, nonché una rappresentanza della locale Associazione Nazionale Carabinieri.
La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione, da parte del Comandante di Legione, di una corona d’alloro al cippo dedicato ai Caduti, nel Cortile Legionale. A seguire, in Piazza del Parlamento l’ingresso della Bandiera di Guerra del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, scandito dalle note dell’inno nazionale suonate dalla Fanfara.
Dopo l’ingresso della Bandiera di Guerra, il Comandante della Legione ha passato in rassegna i reparti schierati accompagnato dal Generale di Brigata Giuseppe De Liso, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Palermo, dal Colonnello Andrea Desideri, Comandante del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”.
Successivamente è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma.
La cerimonia è proseguita con l’intervento del Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia” che ha espresso il proprio sentito ringraziamento ai militari operanti su tutto il territorio siciliano per il costante impegno profuso e per i brillanti risultati conseguiti, in particolare nel contrasto alla criminalità organizzata.
Il Generale ha illustrato il bilancio dell’attività dell’Arma in Sicilia con 7465 persone arrestate, di cui circa 500 per associazione di tipo mafioso, e 49.000 deferiti all’Autorità Giudiziaria. In particolare i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, sotto la direzione della D.D.A. hanno sviluppato un’incessante azione di contrasto in direzione di quasi tutti i mandamenti della città e della provincia, con ben 17 operazioni antimafia che hanno consentito un continuo scompaginamento degli assetti organizzativi interni a Cosa nostra e 20 operazioni contro il traffico di sostanze stupefacenti che hanno colpito le piazze di spaccio dallo Sperone a Ballarò, dallo Zen alla Vucciria, con oltre 700 arresti.
Inoltre, il Comandante ha sottolineato come l’arresto dell’ultimo grande latitante di Cosa nostra, avvenuta a Palermo lo scorso 16 gennaio, è frutto di un’intensa attività portata avanti negli anni in stretta sinergia con la Procura di Palermo, ed ha senza dubbio coronato l’enorme sforzo investigativo profuso dal ROS e dai Nuclei Investigativi dei Comandi Provinciali di Trapani e Palermo, segnando un momento fondamentale e storico nell’azione di contrasto dello Stato contro l’organizzazione mafiosa.
Un’altra attività rilevante di contrasto a Cosa nostra è stata quella dei sequestri e delle confische dei patrimoni mafiosi, pari a circa 80 milioni di euro, con un attività che oggi può contare sul lavoro delle sezioni di prevenzione di misure patrimoniali dei Nuclei Investigativi dei Comandi Provinciali e della Sezione EPPO di Palermo che affiancala Procura Europea per il contrasto dei reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione Europea.
Subito dopo si è svolta la consegna delle ricompense ai Carabinieri maggiormente distintisi in importanti attività di servizio in ambito preventivo, investigativo, di soccorso e di tutela dell’ambiente.