Un romanzo vibrante, feroce, profondamente umano. Dal 5 dicembre per Arkadia Editore
Dopo il successo de “Il buio delle tre”, proposto al Premio Strega e diventato un piccolo caso letterario, Vladimir Di Prima torna in libreria con un nuovo e attesissimo romanzo: “L’incoscienza di Badalà”, in uscita il 5 dicembre per Arkadia Editore. Un’opera intensa, ruvida, sorprendente, che segna il ritorno di uno dei personaggi più amati e imperfetti della narrativa di Vladimir Di Prima: Pinuccio Badalà, figura fragile, testarda, irresistibilmente umana. Un uomo che inciampa più di quanto avanzi, che si perde spesso ma continua ostinatamente a cercarsi.
Un romanzo che non fa sconti, e non consola.
Con la sua prosa riconoscibile — ricca, barocca, ironica e al tempo stesso tagliente — Di Prima costruisce un racconto che scava nelle crepe dell’animo umano senza addolcire nulla. “L’incoscienza di Badalà” non offre soluzioni facili né uscite laterali: preferisce mettere il lettore davanti allo specchio, mostrando la realtà nella sua forma più nuda, a volte feroce, altre sorprendentemente tenera. La Sicilia, ancora una volta, non è semplice cornice: è un personaggio vivo, contraddittorio, dolente e magnifico. Una terra che avvolge e ferisce, che dà voce ai non detti, che esalta e amplifica le debolezze dei suoi figli.
Un linguaggio che pulsa
La scrittura è uno degli elementi più potenti del romanzo: frasi che si arrotolano come pensieri febbrili, immagini dense, ritmo musicale alternato a improvvise stoccate asciutte. Una lingua che restituisce il caos emotivo del protagonista, la sua fame di riconoscimento, il suo bisogno disperato di restare a galla mentre tutto rema contro.
Un autore in un momento creativo straordinario
Oltre al romanzo, Vladimir Di Prima è reduce dalla realizzazione di un docufilm, Karsa, girato a San Mauro Castelverde, con protagonisti Marino Bartoletti e Giuseppe Lo Piccolo, presto disponibile su RaiPlay: un progetto che testimonia un percorso creativo in pieno fermento, capace di attraversare linguaggi diversi mantenendo intatta una voce personale e riconoscibile.
Un’uscita destinata a far parlare
“L’incoscienza di Badalà” è un romanzo che interroga, punge, rimane sottopelle. Una storia che non accarezza, ma accompagna; che non semplifica, ma illumina ciò che spesso si preferisce ignorare. Un libro che conferma Vladimir Di Prima come una delle voci più originali e coraggiose della narrativa contemporanea.






