È stato Leone XIII, il 24 maggio, 1900, ad elevare agli onori degli altari la monaca agostiniana, donna mite, dalla fede salda, che ha seminato la pace insegnando a rispondere al male con il bene. Religiose e religiosi dell’Ordine di Sant’Agostino commemorano l’evento oggi, 23 maggio, con un Rosario meditato, e domani, una serata evento con scene teatrali e riflessioni spirituali per rilanciare il messaggio ritiano di speranza, amore e perdono
Era il 22 maggio del 1457 quando suor Rita Lotti, monaca agostiniana, lasciò questo mondo. La sua esemplare vita era ben nota a molti: ascesi, contemplazione, preghiera e penitenza erano la sua quotidianità nella quale dava spazio anche al servizio per i poveri e gli ammalati. Per questo, diffusasi la notizia della sua morte, in tanti accorsero per ottenere miracoli e venerarla. Dato il grande culto ricevuto, non venne sepolta, e il suo corpo fu deposto in una cassa. Sin da subito le autorità comunali di Cascia registrarono i prodigi avvenuti per sua intercessione nel Codex miraculorum (il Codice dei miracoli), tra questi quello di un cieco che riebbe la vista. Ma la canonizzazione avverrà secoli dopo: Rita viene proclamata santa il 24 maggio del 1900, da Leone XIII.
Le iniziative per il 125.mo anniversario della canonizzazione
A 125 anni di distanza, questo pomeriggio, per celebrare l’anniversario e fare memoria dell’evento, a Cascia, alle 17, nella basilica a lei dedicata, le monache del Monastero in cui ha vissuto Rita e i religiosi agostiniani recitano insieme il Rosario alternandosi nell’annuncio dei cinque misteri. È possibile seguire il momento di preghiera in diretta sul canale YouTube del Monastero. Domani, invece, alle 21, nella Sala della Pace del Santuario di Santa Rita, si svolgerà la serata “Rita, santa della speranza”, che ripercorrerà i principali momenti della vita della Santa Rita ed evidenzierà il suo messaggio in un alternarsi di scene teatrali e riflessioni spirituali. Le rappresentazioni teatrali, a cura dei giovani del Gruppo teatrale F.U.P.S. di Cascia, introdurranno le riflessioni di quattro religiosi e religiose della famiglia agostiniana (padre Juraj Pigula, padre Rocco Ronzani, madre Giacomina Stuani e suor Elisabetta Tarchi) che approfondiranno i temi della speranza, dell’amore, della fede, del perdono e della pace nel messaggio di Santa Rita.
La beatificazione
Rita venne beatificata il 2 ottobre 1627, da Urbano VIII. Il processo si svolse a Cascia, nella chiesa di San Francesco, e alla sua conclusione il Pontefice concesse alla diocesi di Spoleto e ai religiosi agostiniani la facoltà di celebrare la Messa in onore della beata. La estese, poi, il 4 febbraio 1628, nelle chiese agostiniane e per il clero secolare.
Proclamata santa da Leone XIII
Il processo per la sua canonizzazione fu assai lungo anche perchè più volte interrotto. Lo avviarono gli agostiniani nel 1737 insieme al comune di Cascia. Dopo varie vicissitudini fu riaperto nel 1853. Solo nel 1887, però, l’iter ebbe una svolta per un nuovo miracolo. Il 25 febbraio 1896 venne redatto il decreto sulle virtù eroiche. Nel 1899, tra i vari miracoli stimati utili per la canonizzazione, furono approvati il profumo che si diffondeva dal corpo della santa e la guarigione di malattie incurabili. Ma Rita da Cascia venne proclamata santa l’anno dopo.