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Interrogazione sull’uso improprio delle biciclette elettriche nelle aree pedonali e sulla sicurezza del pedone, con particolare riferimento alla necessità di interventi normativi e infrastrutturali

La sottoscritta Maria Enza D’ippolito, n.q. di prima firmataria, e i sottoscritti consiglieri comunali del gruppo “Democratici per Castelbuono”

Premesso che :

negli ultimi anni, l’utilizzo delle biciclette elettriche è cresciuto significativamente nella nostra comunità, in particolare nell’area del centro storico e in quelle a traffico limitato. Questo tipo di mezzo di trasporto offre vantaggi in termini di sostenibilità ambientale, riduzione del traffico e delle emissioni inquinanti, e migliora la mobilità urbana;

• tuttavia, nonostante i benefici, l’utilizzo delle biciclette elettriche nelle aree pedonali e nelle zone urbane a traffico limitato ha sollevato preoccupazioni legate alla sicurezza dei pedoni, soprattutto nelle ore in cui la densità di persone è maggiore;

• l’articolo 182 del Codice della Strada, alla lettera e), stabilisce che le biciclette a pedalata assistita, che raggiungono una velocità massima di 25 km/h, non possano circolare nelle aree esclusivamente pedonali. Nonostante ciò, numerosi cittadini e turisti, spesso inconsapevoli della normativa o indisciplinati, utilizzano questi mezzi anche in zone interdette al traffico, mettendo in serio pericolo la sicurezza dei pedoni;

• il fenomeno ha assunto una dimensione preoccupante anche a causa della scarsità di misure di controllo adeguate che non intimoriscono gli utenti infrattori.

Considerato che:

• la velocità massima consentita per le biciclette elettriche (fino a 25 km/h) può rappresentare un rischio significativo per i pedoni, in particolare per anziani, bambini, persone con disabilità e altre categorie vulnerabili, che potrebbero non essere in grado di reagire prontamente alla velocità con cui le biciclette possono giungere loro incontro;

• la presenza di biciclette elettriche circolanti in spazi pedonali non solo minaccia la sicurezza, ma crea anche confusione riguardo alle normative di accesso e uso di tali mezzi, contribuendo a un clima di incertezza che frena il regolare flusso pedonale e riduce la qualità della vivibilità urbana.

Visto:

• la delibera di G.M. n. 127 del 02/10/2019 e s.m.i. con la quale veniva istituita l’Area Pedonale Urbana;

• l’art. 3, comma 2 del C.d.S. secondo cui “in particolari situazioni i Comuni possono introdurre, attraverso apposita segnalazione, ulteriori restrizioni alla circolazione su aree pedonali”;

• l’art. 182 del C.d.S.;

• l’ordinanza 115 del 3 luglio 2023 con cui si istituiva “il divieto di transito nell’Area Pedonale Urbana a dispositivi per la micromobilità elettrica eccetto i velocipedi funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare con l’obbligo di rispettare il senso di marcia” nonché l’obbligo di richiedere l’autorizzazione al Comando di Polizia Municipale per il transito con altri tipi di velocipedi;

• il disciplinare dell’Area Pedonale Urbana;

• il Testo Unico degli Enti Locali D.lgs 267/2000.

Tutto quanto sopra visto e considerato

Si interroga

l’Amministrazione Comunale per sapere:

• nella considerazione che sono stati previsti provvedimenti specifici da parte dell’Amministrazione riguardo l’utilizzo delle biciclette elettriche nelle aree pedonali, se questi vengono fatti rispettare.

• se i trasgressori sono stati richiamati e/o diffidati, se sono state emesse multe o sequestrati cicloveicoli;

• quali azioni sono previste per migliorare il controllo e la vigilanza sulle aree pedonali, al fine di evitare il transito improprio delle biciclette elettriche;

• se l’Amministrazione ha previsto una maggiore presenza di agenti di Polizia municipale o altre modalità di monitoraggio (ad esempio, telecamere, dissuasori elettronici);

• se l’Amministrazione ha considerato l’adozione di sanzioni amministrative più severe per coloro che violano le normative, al fine di incentivare un comportamento responsabile da parte degli utenti di biciclette elettriche e garantire il rispetto delle regole.

Si richiede, ai sensi dell’art. 29 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale, l’inserimento della presente interrogazione all’ordine del giorno della prima seduta utile. Si richiede risposta in forma orale.

L’occasione è gradita per porgere distinti saluti,

Maria Enza D’Ippolito (prima firmataria) e i consiglieri comunali del gruppo di maggioranza “Democratici per Castelbuono”

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