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La difesa della Russo Sebastiano Calcio sulla sospensione della partita con la Supergiovane Castelbuono

In un articolo precedente avevamo riportato le notizie avute dal presidente della Supergiovane Castelbuono Giuseppe Vaccaro in merito alla sospensione, al termine del primo tempo, della gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia di Promozione che si è disputata domenica 30 aprile di pomeriggio allo stadio “Luigi Averna” di Riposto. Vaccaro, nel corso della nostra telefonata, ha riferito anche che il pullman della Supergiovane, per motivi di sicurezza, è stato scortato dai carabinieri fino all’ingresso dell’autostrada. Di tutto questo e delle prospettive future che si potevano aprire a favore della compagine madonita abbiamo scritto nel nostro resoconto.

Da Riposto, pubblicato nella pagina dell’ASD Russo Sebastiano Calcio, si legge questo post.

“Difficile scrivere qualcosa dopo la sospensione di una partita. Gli ospiti lamentano un’aggressione, per la precisione è il Presidente , anche l’arbitro o un collaboratore lamenta di essere stato aggredito. Io, Pietro Romano, Presidente della Russo Sebastiano Calcio, presente durante questa presunta aggressione, vi posso dire che nessuno è stato aggredito e posso descrivere i fatti: tralasciando le decisioni arbitrali durante la gara, si sa che la terna arbitrale può sbagliare e ripeto, non discuto le decisioni degli arbitri, ognuno le giudica come vuole, anche dalle immagini che più avanti pubblicheremo. Prima della fine del primo tempo, un nostro dirigente viene allontanato dall’arbitro, mentre lascia il terreno di gioco inveisce contro il commissario di campo, azione deprecabile ma nessuna aggressione. L’arbitro fischia la fine del primo tempo, le squadre entrano negli spogliatoi, durante il transito all’interno degli spogliatoi ci sono proteste vibranti di alcuni dirigenti della Russo Sebastiano Calcio nei confronti dell’arbitro. Nella discussione si inseriscono alcuni dirigenti ospiti, discussione dai toni accesi, per chi ha giocato a calcio una cosa frequente. La terna interviene per calmare gli animi, il Presidente della società avversaria ed un dirigente entrano nello spogliatoio dell’arbitro, lamentano un’aggressione fisica, che vi posso assicurare che non c’è stata, inoltre manifestano l’intenzione di non rientrare in campo. L’arbitro in un primo momento ammonisce gli ospiti dicendo che se non entrano in campo la partita verrà data persa agli ospiti. Il Presidente e un dirigente ospite rientrano nello spogliatoio dell’arbitro, non sappiamo cosa si siano detti, dopo pochi minuti l’arbitro comunica alle forze dell’ordine che la partita è sospesa e lamenta una aggressione, non sappiamo ancora se verso la sua persona o un suo collaboratore. Seguono richieste si chiarimenti che non ci vengono forniti. Passano alcuni minuti e gli ospiti lasciano il campo in tutta tranquillità, io stesso ho consegnato loro un vassoio di dolci per ricambiare l’accoglienza che ci hanno riservato all’andata. Lo consegno ai giocatori che accettano di buon grado. La comitiva ospite lascia il campo, ci scambiamo i saluti. Circa mezz’ora dopo anche la terna lascia il campo senza nessun problema. Da sottolineare che il membro della terna che lamenta l’aggressione (non sappiamo chi sia), non ha chiesto l’intervento dell’ambulanza presente al campo, probabilmente perché non c’è stata nessuna aggressione. I ragazzi della squadra rimangono al campo molto rammaricati e increduli. Purtroppo ci siamo trovati in una situazione che non pensavamo di dover vivere alla vigilia di questo campionato. Ma evidentemente c’è gente che sa il fatto suo e sa come pilotare queste gare. Adesso aspetteremo il responso del giudice sportivo, ma sappiamo che saremo puniti duramente. Sicuramente impugneremo la decisione che verrà fuori, ma sappiamo già che quanto dichiara l’arbitro è insindacabile. Io posso solo dire che nessuno è stato aggredito, dico anche che alcuni miei dirigenti hanno sbagliato a protestare, anche perché per come si era messa la partita diciamo che avevamo buone possibilità di passare il turno. Però avrei preferito perdere sul campo, e non con questa pantomima abilmente architettata. Ci riserviamo comunque di fare ricorso, anche per contestare quanto dichiarato sulla pagina del Castelbuono che ci diffama e che probabilmente è stato scritto da chi non era presente. Facciamo i complimenti ai giocatori del Castelbuono per come si sono espressi in campo sia all’andata che in questa metà partita, anche ai dirigenti presenti, ma non ai due dirigenti che abilmente hanno escogitato questa metodica per passare il turno. Riguardo al repentino cambio di atteggiamento degli arbitri non so che dire, ma evidentemente noi non abbiamo l’esperienza per architettare quanto visto oggi, e comunque se un giorno andremo in Eccellenza lo faremo esclusivamente per quello che sappiamo fare in campo”.

A seguire un altro post che vi proponiamo.

“Cari amici e sostenitori vi comunico che nella qualità di presidente della società Russo Sebastiano Calcio, questa mattina accompagnato dal mio legale Avv. Enzo Iofrida mi sono recato presso la competente stazione dei Carabinieri per sporgere querela per diffamazione nei confronti dell’autore di un post apparso nella pagina FB della squadra avversaria in quanto sono stati rappresentati fatti e circostanze non corrispondenti a verità. Al fine di meglio lumeggiare la vicenda nelle sedi opportune, il mio legale mi invita a raccogliere il maggior numero possibile di video, anche amatoriali, realizzati dagli spettatori presenti durante l’evento sportivo in questione (30.04.2023) e di indicare il nome di persone che possano riferire su quanto è accaduto in campo e su quanto sarebbe avvenuto negli spogliatoi. Giro a voi questa richiesta e vi chiedo aiuto in tal senso. Grazie”.

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