Sabato prossimo saranno 33 anni dalla strage di via D’Amelio. Il 19 luglio del 1992, 57 giorni dopo l’attentato di Capaci contro Falcone, veniva ucciso anche Paolo Borsellino, che per anni aveva condiviso inchieste e prese di posizione anche pubbliche con “l’amico Giovanni”. La giunta della sezione dell’Associazione nazionale magistrati di Palermo, unitamente ad alcuni ordini professionali (avvocati, notai e consulenti del lavoro e della camera penale), ha organizzato la messa in scena dello spettacolo: “I giorni di Giuda. Intervista marziana” di Francesco Vitale e Manfredi Borsellino. L’idea nasce da Angelo Butera, che ha immaginato l’intervista che il giornalista Francesco Vitale, cronista di nera del TG2, avrebbe voluto realizzare con Paolo Borsellino nei 57 giorni successivi alla strage di Capaci. Un appuntamento mai confermato e non più confermabile. Da questo spunto prende vita lo spettacolo, con un intreccio narrativo basato su 35 domande che Vitale avrebbe voluto rivolgere al magistrato, e le risposte del figlio, Manfredi Borsellino. Attraverso le sue parole, il pubblico potrà riscoprire non solo il magistrato impegnato nella lotta alla mafia, ma anche l’uomo, il padre, il marito e il ragazzo che ha vissuto con integrità e coraggio fino all’ultimo giorno.
La rappresentazione teatrale avrà luogo all’aperto, giovedì 17 luglio 2025 alle 21,00, nel piazzale antistante l’ingresso principale del Palazzo di Giustizia di Palermo (piazza Vittorio Emanuele Orlando), alla presenza delle autorità cittadine. Assostampa Sicilia sarà presente con il segretario regionale Giuseppe Rizzuto che sottolinea “l’importanza della continuità della collaborazione tra sindacato unitario dei giornalisti e l’Anm che vede un momento particolarmente significativo nella gestione del Giardino della memoria di Ciaculli”.






