PALERMO (ITALPRESS) – Valorizzare e promuovere il patrimonio museale dell’Isola nell’ottica di un sistema culturale e territoriale integrato, condiviso e sostenibile. E’ l’obiettivo del progetto promosso da Anci Sicilia presentato ufficialmente in occasione del convegno “A cielo aperto. Sicilia paesaggio museale”, stamane a Palazzo dei Normanni, a Palermo, a cui hanno aderito già 85 comuni e 177 musei, e tra questi anche Castelbuono ne fa parte. Numerose le iniziative in cantiere – di cui l’incontro di oggi è parte integrante – da parte dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani per connettere tra loro i musei sparsi nell’Isola, spesso in zone periferiche e poco conosciute, grazie anche alla nascita di un portale web dedicato e a eventi mirati per promuovere le singole realtà.
“Con questo convegno presentiamo formalmente la Rete dei musei comunali – ha spiegato il segretario generale dell’Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano -. Si tratta di un percorso di lungo respiro e l’obiettivo è di una crescita costante. Non rappresenta un singolo momento ma può essere definito come un arcipelago di progetti: da una rete di musei siamo nelle condizioni di promuovere le singole realtà territoriali”. Numerose le adesioni fino ad oggi, ma “i numeri sono destinati a crescere – ha assicurato Alvano -. Il museo rappresenta la porta di un territorio da un punto di vista dell’identità culturale, ma anche della sua valorizzazione, e noi desideriamo promuovere le singole realtà all’interno di una rete condivisa”. Tra le iniziative messe in campo dall’Anci, anche la realizzazione di eventi mirati e il ricorso alle moderne tecnologie: “Lavoriamo per promuovere l’immagine dei singoli musei – ha ribadito -. Abbiamo già iniziato con quello di Alcamo con una campagna che proseguirà e toccherà poi tutte le province siciliane. Dal singolo museo, infatti, si viene a conoscenza della rete attraverso un totem e si ha accesso a una visita virtuale grazie al sito web”.
Questa idea “nasce dal desiderio di rendere fruibili dei luoghi rimasti inaccessibili per molti anni – ha commentato Amenta, presidente dell’Anci Sicilia -. Molte volte i musei chiudono nel fine settimana, proprio quando dovrebbero arrivare i turisti per scoprire quei luoghi. In base alle attuali tendenze, “si prevede che, da qui a poco tempo, i viaggiatori nel mondo raddoppieranno, passeranno da un miliardo a quasi due miliardi nell’arco di sette o otto anni, perchè ci sarà più capacità di spesa. I turisti cercheranno, così, di visitare i territori del mondo che avranno delle caratteristiche particolari: luoghi dove dove troveranno cittadini esperti e professionisti pronti a raccontare loro la storia di quei luoghi. Dobbiamo prepararci quindi ad riceverli per spiegare le radici di quei territori, dalla storia ai percorsi enogastronomici. Ci sono tantissime sfide che ci attendono, ma la Sicilia è pronta ad affrontarle non disgregandosi ma mettendo insieme le forze”, ha aggiunto Amenta.
“Ci rivolgiamo alla Sicilia come un vero e proprio paesaggio museale, sempre più una destinazione di eccellenza, non soltanto in campo nazionale ma soprattutto per i turisti stranieri che affollano gli aeroporti della regione – ha sottolineato la presidente Enit, Alessandra Priante, intervenendo in video collegamento al convegno -. Posso confermare quindi che la performance siciliana, in termini di arrivi sia assolutamente positiva: si parla di un tasso di crescita dell’11,4%. Soprattutto per la modalità dei soggiorni, sono vacanze sempre più approfondite, culturali, all’aria dell’aperta alla ricerca delle tradizioni ma anche delle emozioni che quest’isola sa trasmettere, anche se permangono delle difficoltà. Il turismo è un grande volano di sviluppo, ma devono esistere le condizioni affinchè la crescita economica possa avere delle ricadute sul territorio”, ha concluso.