Serata all’insegna dell’amarcord quella di sabato scorso al Museo della Targa Florio di Collesano, che ha voluto ricordare la vittoria di “Amphicar” (Eugenio Renna) e di Armando Floridia nella 60ma edizione del 1976 a bordo dell’Osella PA4 BMW. Lungo il corso Via Roma erano schierate le Porsche di alcuni collesanesi e quelle del “Porsche Club Trinacria”, capeggiati dal presidente Dario Pellerito. Dopo una visita al Museo stracolmo di cimeli gli ospiti si sono trasferiti nell’Aula Consiliare ricevuti dal sindaco Tiziana Cascio e dal conservatore Michele Gargano. Alla conferenza dell’evento hanno partecipato Armando Floridia, Rossella Renna, figlia di Eugenio, gli storici Vincenzo Prestigiacomo e Salvo Requirez, i piloti Totò Riolo e Giosuè Rizzuto. Nella sala scorrevano le immagini della rossa Osella PA4 BMW con le note del “vincerò” tratto dalla Turandot, cantato da Luciano Pavarotti, che ha toccato le corde del cuore di Armando Floridia e fatto scendere alcune lacrime a Rossella Renna. La Targa Florio del 1976 fu una vittoria tormentata dalla pioggia. E’ stato raccontato che nel corso del primo giro, in una curva nei pressi di Scillato, a causa del fango, Floridia era uscito di strada perdendo otto minuti rispetto alla coppia rivale Facetti-Ricci su Lancia Stratos. La gara sembrava compromessa, ma “Amphicar” e Floridia, come indemoniati, nei restanti sette giri riuscirono a recuperare e trionfare girando alla media di 99 km/h. Il numeroso pubblico presente nell’Aula Consiliare ha potuto conoscere storie inedite dei due piloti, che amavano correre sempre al limite per raggiungere risultati vincenti.
A Floridia e a Rossella Renna sono state consegnate due targhe, opera del ceramista locale Joe Clare Manganello. L’evento si è chiuso con cena conviviale al “Casale Drinzi