Il dado è tratto, il dado è stato tirato. La decisione è stata presa. Suprauponti, il mensile cartaceo che dal 20 luglio del 2011 al mese scorso è stato pubblicato per 216 volte, scrivendo migliaia di pagine della storia di Castelbuono, chiude. In passato si diceva anche, fermiamo le macchine della stampa e affidiamo a questo editoriale, pubblicato sulla versione online, la comunicazione ufficiale.
Una scelta difficile, dura, ma necessaria. Da tempo la strada dell’iniziativa editoriale ci indicava uno stop e volgeva al termine. Abbiamo provato ad andare oltre l’ostacolo ma i nostri sforzi, man mano che andavamo avanti, sono diventati non più sopportabili.
Lo abbiamo creato e condotto per quattordici anni con una sola finalità: l’amore per il nostro paese, il trasporto per le bellezze di un territorio ed una comunità. E’ stato un lavoro che ha visto il mio impegno personale; economico e lavorativo, portato avanti sempre col cuore, cosa che ho fatto sin da quando, negli anni Settanta del secolo scorso, cominciai ad occuparmi di giornalismo e grazie a questa professione ho avviato un percorso che ha contribuito a sdoganare Castelbuono “oltre fiumara”.
In questa occasione il grazie più grande va a tutti coloro che hanno permesso la pubblicazione del giornale. Gli abbonati (appronteremo a breve il rimborso della quota parte di abbonamento non usufruita), gli inserzionisti e i collaboratori, quelli che c’erano nel 2011 e quelli di ora. Tutti insieme hanno permesso la realizzazione di un sogno che oggi purtroppo si chiude, almeno nella versione cartacea.
C’è anche rammarico in questa decisione. In prima persona chi vi scrive si assume le responsabilità dell’insuccesso che ha portato alla chiusura, però qualcosa e qualcuno avrebbe potuto essere d’aiuto e non lo è stato. Due elementi su tutti hanno determinato lo stop delle uscite: quello economico, a cui si legano il calo degli abbonati e la mancanza di contributi pubblici che potevano starci. Mi sia consentito dire che giornale, ancora più se locale, svolge attività culturale al pari, se non al di sopra, di tante discutibili iniziative che vengono finanziate con soldi pubblici. Contributi che a noi sono stati negati. Questo tengo a sottolinearlo rivolto soprattutto a tutti quelli che ci hanno considerato un giornale di governo, una voce al soldo di chi ha governato e governa Castelbuono.
Peccato. Nel giro di pochi anni Castelbuono ha perso un gran un bel primato: un piccolo comune, con meno di diecimila abitanti, è stato capace di avere tre giornali periodici cartacei. Oggi non ne esiste più nessuno. Riflettiamo anche su questo.
Continueremo con rinnovato entusiasmo e con maggiori attenzioni a redigere la versione telematica www.suprauponti.it, restando legati all’amore per Castelbuono ed allo spirito giornalistico con una testata regolarmente registrata, nel rispetto della legge sulla stampa e fiscali vigenti in Italia, avendone i titoli in quanto iscritti al ROC, il Registro Operatori della Comunicazione, che abilità all’attività editoriale in ambito nazionale. Seguiteci sul web e partecipate, contribuendo ad essere parte attiva, per essere sempre migliori.
Grazie Castelbuono!