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Ecco i prossimi appuntamenti con “I racconti di Sepillo da Ypsigro”

Il progetto originale della compagnia teatrale I Trovatori, ispirato alle giullarate del XI-XII secolo, ideato dall’autore e attore Giuseppe Vignieri e accompagnato dal musicista Giuseppe Aiosi

I prossimi appuntamenti della compagnia I Trovatori con I Racconti di Sepillo da Ypsigro, progetto teatrale originale e inedito che omaggia la figura del giullare e le giullarate del XII-XIII secolo, saranno con “Riccardo III – Il potere a pezzi” e Il prestigio di un popolo / II il mito della rosa rossa.

27 giugno – Riccardo III. Il Potere a Pezzi – Sambuca di Sicilia – Cantina Giovinco Wines

11/12 e 13 agosto – Il prestigio di un popolo / il mito della rosa rossa – Priverno (LT) – 

Festa medievale di Fossanova – Biglietti acquistabili in loco

29 agosto – Riccardo III. Il potere a pezzi – Castelbuono 

– Chiostro San Francesco – StraTeatro

Tradizionalmente associate a rappresentazioni acrobatiche e/o di giocoleria, le giullarate vengono rilette nella loro essenza più autentica: il racconto, il canto e la pura arte del cunto. Questi racconti, storie classiche e riletture di leggende popolari, coadiuvati da strumenti musicali medievali prodotti da maestri liutai italiani che rendono unico e inedito l’intero spettacolo, sono: “Il prestigio di un popolo”, un’analisi in chiave satirica del rapporto tra potere e fede; “La Pupara”, in cui viene trattato il tema della lotta alla mafia; e “Riccardo III – Il potere a pezzi”.

Uno degli aspetti cardine di questo progetto è l’adattabilità degli spettacoli in qualsiasi contesto e spazio scenico, convenzionale e no, grazie alle scene minimaliste: una sola cassa di legno dalla quale prendono vita tutti i personaggi e le ambientazioni dei racconti. I costumi sono ispirati all’epoca medievale, realizzati artigianalmente. Sepillo da Ypsigro (Giuseppe Vignieri)giullare brillante e pungente, e Netroio da Creta (Giuseppe Aiosi), menestrello musicista dal talento straordinario, capace di creare atmosfere uniche con i suoi strumenti medievali di autentica fattura, accompagna e arricchisce i racconti di Sepillo, catapultando il pubblico in un viaggio affascinante e innovativo. La tradizione si mescola con il contemporaneo con toni ironici e satirici. Ogni spettacolo diventa un momento di riflessione collettiva e di riscoperta culturale, regalando al pubblico un’esperienza indimenticabile, ricca di emozioni e spunti di pensiero.

I racconti di Sepillo sono: “Il prestigio di un popolo” è una storia che risale alla fine del XVI secolo, il periodo d’oro del culto delle reliquie. Attraverso una leggenda popolare che vede il trafugamento di una reliquia ai danni di un principe, il giullare Sepillo da Ypsigro racconta l’impresa straordinaria di un popolo che con coraggio e determinazione riesce a veicolare le scelte politiche di un governante, che, per quanto sensibile e colto, furono dettate dall’avidità. Con ironia, leggerezza e comicità vengono trattate tematiche civili e sociali dei nostri giorni di fondamentale importanza, sottolineando quanto la cultura sia uno strumento indispensabile e determinate per chi governa e per chi è governato.

In “La Pupara”, tema centrale è la lotta alla mafia. Il sindaco del paese di Ypsigro, dopo aver ricevuto una lettera da parte dei Pupi che minacciano di impossessarsi di un bene pubblico, decide di non abbassare la testa e ribellarsi alla Pupara. Decide di affrontarla accompagnato dal suo fidato assessore; ne verranno fuori dialoghi comici e allo stesso tempo profondi. 

In “Riccardo III – Il potere a pezzi”, riduzione del Riccardo III di W. Shakespeare, Riccardo di Gloucester sogna di conquistare il trono, eliminando a uno a uno i suoi rivali e parenti. Accanto a lui c’è il suo fedele e complice cugino, il Duca di Buckingham, pronto a spalleggiarlo in una discesa inarrestabile verso il potere. A rendere questo dramma vivace e tagliente sono le frequenti incursioni di Sepillo da Ypsigro che con versi caustici e battute mordaci, svela la farsa dietro l’avidità di Riccardo. Sepillo funge da specchio deformante per gli eventi, smascherando con ironia la follia di un uomo disposto a sacrificare tutto per il potere. Le sue apparizioni interrompono il fluire della tragedia, trasformandola in un gioco di parodie, canzoni e scherzi che denunciano, con toni comici e satirici, la corruzione e la crudeltà. Il finale è una disamina sulla società attuale.

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il giornale di Castelbuono e oltre

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