A largo dell’isola siciliana, si è ribaltato un barchino con a bordo un centinaio di migranti, ad ora potrebbe arrivare a 17 il numero dei dispersi, mentre guardia costiera e guardia di finanza hanno tratto in salvo una sessantina di persone. Complesse le operazioni di soccorso
Non è definitivo il bilancio che parla di almeno 20 morti per l’ultimo drammatico naufragio a largo di Lampedusa, a circa 14 miglia a sud-sud-ovest dell’isola siciliana, quando un barchino con a bordo 97 persone si sarebbe ribaltato dopo aver imbarcato per ore acqua.
Secondo le prime notizie i superstiti sarebbero circa 60, salvati da motovedette di guardia di finanza e di guarda costiera e che ora si trovano nell’hotspot dell’isola. I dispersi – secondo cifre riviste dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati – sarebbero tra i 12 e i 17. Otto i corpi recuperati della ventina di vittime. Le operazioni di recupero, molto complesse, sono ancora in corso. I corpi delle vittime dovrebbero arrivare in porto entro un paio di ore, mentre i superstiti sarebbero già stati sbarcati.
Fino ad oggi, come ricorda Filippo Ungaro, portavoce di Unhcr, sono stati 675 tra morti e dispersi “dall’inizio dell’anno nel Mediterraneo centrale”.