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“Sete di dignità”, dal carcere di Castelvetrano progetto pilota

Dentro le mura del carcere di Castelvetrano è nato il progetto pilota “Sete di dignità”, promosso dalla Fraternità Betlemme di Èfrata, in collaborazione con la Diocesi. Si tratta di un gesto concreto: portare ogni mese acqua oli­gominerale in bottiglia ai detenuti indi­genti, restituendo loro qualcosa di molto più grande: la dignità. Tutto è nato dal­l’ascolto. Don Vincenzo Aloisi, cappel­lano del carcere e cofondatore della Fraternità, ha raccolto il grido silenzioso di chi, in estate, affronta il caldo senza la possibilità di acquistare una bottiglia d’acqua. Infatti, la normativa che rego­lamenta la fornitura del vitto nelle car­ceri non prevede la fornitura insieme ai pasti della bottiglia d’acqua, la quale va comprata dal singolo detenuto. La legge sull’ordinamento penitenziario (Legge n. 354/1975), a proposito di vitto all’art. 9 prevede che «la quantità e la qualità del vitto giornaliero sono determinate da apposite tabelle approvate con de­creto ministeriale»; tali tabelle, però, alla data odierna, non prevedono la forni­tura di acqua in bottiglia oltre ai tre pasti giornalieri, ma unicamente il diritto al­l’acqua potabile assicurata dalla rete idrica pubblica. «L’auspicio del progetto è anche quello di far modificare tale nor­mativa e così prevedere la fornitura di acqua minerale insieme ai pasti presso le carceri come già avviene in tutte le strutture pubbliche dove viene fornito il vitto», spiega don Vincenzo Aloisi. Da qui l’idea di donare, ogni mese, una pedana di bottiglie – circa 1.500 – da distribuire ai più bisognosi, con la collaborazione dell’area educativa del carcere. La Fraternità, anche grazie al contributo economico della parrocchia San Francesco da Paola di Castelve­trano, degli adoratori e dell’Unità Pasto­rale delle parrocchie Maria Ss. della Salute e Maria Ss. Annunziata di Castel­vetrano, si è fatta carico dell’intero pro­getto: acquisto, trasporto, distribuzione. Ma non si tratta solo di un gesto solidale. L’acqua diventa simbolo di cura, prossi­mità, rispetto. È il Vangelo che si fa bot­tiglia, che disseta la sete più profonda: quella di essere visti, riconosciuti, amati. «Portare acqua in carcere significa dire a quei volti segnati che sono ancora figli amati da Dio. Che nessun errore può cancellare la loro umanità. Il pro­getto ha già generato frutti di speranza. Alcuni detenuti hanno ringraziato com­mossi: «Con quest’acqua ci avete fatto sentire persone», spiega Filippo Inzirillo, referente diocesano dell’Ufficio della pastorale carceraria.

DAL 1° SETTEMBRE AL VIA IL MESE DEL CREATO: LE INIZIATIVE IN DIOCESI
Il 1° settembre prenderà il via il mese del Creato (in programma sino al 4 ottobre), durante il quale le comunità cristiane del mondo pregano e agiscono per la cura della casa comune. Anche nella Diocesi di Mazara del Vallo è in programma una Giornata di riflessione e preghiera di riparazione per le azioni contro il Creato, «che possa spronarci a un impegno serio e continuo per custodire la vita umana e i doni (terra, acqua, aria, mare, piante, animali) che Dio ci ha affidato», spiega don Francesco Fiorino, direttore dell’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro, la salvaguardia del Creato. La data della Giornata sarà definita nelle prossime settimane. Intanto lunedì 1° settembre nella chiesa-rettoria San Giovanni Battista, dalle 18,30 alle 20, sarà celebrata la santa messa per la custodia del Creato con il nuovo formulario e le relative letture bibliche. Terminata l’Eucaristia si potranno ascoltare alcune meditazioni di lode a Dio Creatore, al tramonto del sole, e si presenterà un impegno da realizzare a difesa del mare e dell’ambiente circostante.

AVVICENDAMENTI NELLE PARROCCHIE, DA DOMENICA 7 GLI INGRESSI
A partire da domenica 7 settembre sono in programma le celebrazioni eucaristiche di inizio del ministero dei nuovi parroci (e vicari parrocchiali) dopo i cambi disposti dal Vescovo e annunciati il 12 luglio scorso. Ecco il programma. Sabato 6 settembre, ore 19, chiesa madre di Partanna, avvio servizio vicario parrocchiale don Francesco Ingrande. Domenica 7, ore 19,30, parrocchia chiesa madre di Santa Ninfa, ingresso di don Giacinto Leone. Domenica 21, ore 19, parrocchia San Pietro di Mazara del Vallo, ingresso di don Francesco Fiorino. Domenica 28, ore 10,30, parrocchia Maria Ss. di Trapani a Salemi (Ulmi), ingresso di don Zicho Kongolo. Sabato 11 ottobre, ore 18, parrocchia Madonna della Sapienza di Marsala (Sappusi), ingresso di don Nicola Altaserse e avvio servizio vicario parrocchiale don Giuseppe Ciappa. Domenica 12, ore 11, parrocchia San Giuseppe di Mazara (Borgata Costiera), ingresso di don Antonino Favata.

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