L’enucleazione della prostata con laser ad olmio (HoLEP) è stata al centro di un corso di formazione che si è tenuto alla Fondazione Giglio di Cefalù. Il corso è stato diretto dal responsabile dell’urologia del Giglio, Francesco Curto, e dal direttore dell’urologia della “Clinique des Fleurs” di Tolone, Olivier Alenda.
Alenda è un dei maggiori esperti internazionali di questa metodica impiegata per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna.
“L’HoLEP – spiegano Curto e Alenda – è una tecnica chirurgica mini-invasiva utilizzata per rimuovere l’adenoma prostatico senza operare tagli. Il tessuto ingrossato – aggiungono gli urologi – viene frammentato ed estratto attraverso l’uretra con dei vantaggi dal punta di vista dei tempi di recupero, delle minori complicanze e della preservazione della funzione sessuale. E’ il “gold standard” per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna specialmente per prostate di grandi dimensioni”.
In Italia, oltre 6 milioni di uomini over 50 soffrono di ipertrofia prostatica benigna, con l’incidenza che aumenta progressivamente dopo i 50 anni.
“Siamo sempre pronti ad accogliere tecniche innovative nel nostro Istituto – ha detto il direttore generale Giovanni Albano – anticipando che sono in corso di definizione le procedure per l’acquisizione stabilmente di queste tecnologie per renderle disponibili ai nostri pazienti”.
“In sinergia con l’Università Unicamillus – ha concluso il presidente Victor di Maria – avvieremo un anche un centro di formazione per la procedura HoLEP con simulatori avanzati destinati alla formazione di giovani urologi italiani e europei”.






