Il 18 giugno dell’anno 2013 Giacinto Gargano ha messo la parola fine alle sofferenze che lo hanno accompagnato nell’ultima parte della sua vita. Si è spento a Collesano nella propria casa, a pochi passi da quel Museo della Targa Florio che ha sempre curato con infinita passione e competenza. Per molti è stato un vero Maestro di Targa Florio, e proprio grazie a lui il piccolo centro madonita ha mantenuto viva la passione per la mitica gara.
Un uomo di grande passione, sincerità, eleganza e bellezza d’animo, un galantuomo d’altri tempi.
Nel sentire Giacinto Gargano, la mente si riempiva di date, gare, immagini ancora vivide di un passato ormai tramontato che, sottolineava lui, correva il rischio di essere dimenticato dalle nuove generazioni.
“L’automobilismo di oggi non ha niente a che vedere con quello di ieri – diceva spesso – le corse di una volta erano romantiche, il pilota stesso era come un cavaliere antico con un fascino tutto particolare. Il museo oltre a un viaggio nel passato per i fanatici, potrà senza dubbio fungere da memoria per i giovani, per non far cadere nell’oblio quasi tre quarti di secolo di automobilismo e per far capire cosa la gara ha rappresentato per noi”.