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A Palermo una strada dedicata a P. Matteo La Grua

Il 4 novembre 2023 si terrà a Palermo la cerimonia di intitolazione della strada che porterà il nome di P. Matteo La Grua per il quale lo scorso gennaio i Vescovi siciliani hanno dato il loro parere favorevole all’avvio della causa di beatificazione. L’evento, alla presenza del sindaco della Città, si terrà alle ore 11.00 nei pressi dell’attuale Via al fondo Margifaraci.

Ad annunciarlo, il Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali di Sicilia e Calabria, fra’ Gaspare La Barbera, anche a nome della Fondazione Gesù Liberatore, di cui è Presidente, e del Rinnovamento nello Spirito di Palermo che è parte della Fondazione.

Il Consiglio Comunale della Città di Palermo lo scorso anno aveva approvato la mozione per intitolare una strada a padre Matteo La Grua poiché – si legge tra le motivazioni presentate al Comune – «ha rappresentato una guida umana e spirituale per i poveri e gli ultimi della città di Palermo, ricevendo alla sua porta anche migliaia di fedeli provenienti da tutta la Sicilia e gran parte d’Italia». Adesso, il Sindaco Roberto Lagalla ha determinato che la “Via al Fondo Margifaraci” che porta al Centro Gesù Liberatore venga rinominata e intitolata al P. Matteo La Grua.

Il Centro carismatico Gesù liberatore, nella contrada Margifaraci, sorge su un terreno appartenuto alla mafia e donato da una donna convertita a P. La Grua che da subito ne ha fatto un luogo di riferimento per ogni sofferente nel corpo e nello spirito che cerca nel Signore Gesù liberazione, pace e salvezza. Un centro che nel tempo ha sviluppato la sua missione con svariate attività spirituali, sociali, caritative e benefiche.

Ma chi era Padre La Grua, morto nel gennaio 2012? Molti a Palermo lo avranno conosciuto o quanto meno ne avranno sentito parlare, perchè famoso per essere un esorcista e di cui è in corso il processo di beatificazione, avviato a gennaio scorso e richiesto dal vescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice.

«Lo sguardo della Chiesa – ha detto Lorefice durante la richiesta di avvio di beatificazione – è rivolto più che a quanto ha fatto al come lo ha fatto: al suo aver vissuto e annunciato con preparazione e responsabilità , con umiltà e gioia un Vangelo che salva l’uomo integralmente. È stato uomo di ascolto, di accoglienza, di guarigione della persona nella sua pienezza di corpo e di spirito».

Figlio di Vincenzo e Anna Sottile, padre Matteo Gregorio La Grua nacque a Castelbuono il 15 febbraio 1914 è stato l’animatore del gruppo carismatico di Maria del Rinnovamento nello Spirito Santo, movimento di preghiera nato nel 1967 in seno alla Chiesa cattolica e fiorente a Palermo dal ‘75.

Entrato nel Seminario dei Frati Minori Conventuali di Montevago (Agrigento) il 28 ottobre 1926, per questo era chiamato Fra’ Gregorio. Ha ricevuto l’Ordinazione sacerdotale a Roma il 25 luglio 1937 e ha insegnato teologia nel Collegio dell’Ordine Francescano a Palermo dal 1939 al 1952, e nel Seminario Arcivescovile e Convitto Ecclesiastico dal 1960 al 1965. È stato vicario episcopale e presidente del Tribunale ecclesiastico diocesano dal 1952.

Il 10 ottobre 1975, il Cardinale Pappalardo gli affidò il mandato di guidare il popolo dei carismatici di Palermo e, da quello stesso anno, servì il Gruppo Maria del Rinnovamento nello Spirito presso la Chiesa del Sacro Cuore della Noce.

Come ricorda il gruppo di Rinnovamento nello Spirito: «Per anni la porta nel cortile di via Ruggerone, proprio sul retro della chiesa Sacro Cuore di Gesù, alla Noce, è stata un punto di riferimento fondamentale e meta di speranza per gente proveniente da ogni parte della città, della Sicilia e anche da diverse zone d’Italia.

Padre La Grua ha sempre aperto la sua porta a tutti, dalla duchessa di Aosta all’ultimo dei poveri del quartiere, persone con problemi di ordine fisico, che si accostavano alle preghiere di guarigione, ma anche con mali spirituali, bisognosi di un consiglio».

Sì perchè Padre La Grua era noto in città per i suoi “poteri” da esorcista. Diversi sono stati negli anni i racconti di persone che sarebbero state liberate da possessioni grazie ai suoi esorcismi, così pure tanti quelli di altre che sarebbero state guarite da mali incurabili per mezzo della potente preghiera del sacerdote.

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