Venerdì 19 aprile 2024, alle ore 17.30, nella Sala “Padre Lorenzo Marzullo”, complesso Badia, organizzato dal Consiglio della Biblioteca comunale “Antonio Castelli” e le Associazioni C.e R.e S. e Auser, si svolgerà la conferenza “Il banditismo del dopoguerra e Salvatore Giuliano”, relatore il dott. Pietro Spina.
«Sarà un’occasione preziosa – si legge in una nota del Consiglio di Biblioteca -, per arricchire ed approfondire le conoscenze sul fenomeno del banditismo, che si diffuse ed operò in tutta la Sicilia, dal 1943 al 1950. All’inizio c’erano in Sicilia circa trenta bande, cresciute, poi, notevolmente negli anni successivi. La banda più famosa fu certamente quella di Salvatore Giuliano, che operava nel territorio di Montelepre. La sua azione criminosa si svolse in tre fasi: quella sociale (con tanti omicidi fra le Forze dell’Ordine), quella separatista (con la formazione dell’EVIS, Esercito volontari per l’indipendenza della Sicilia) e quella politica, a fianco delle forze anticomuniste, culminata nella strage di Portella della Ginestra, il primo maggio1947. Salvatore Giuliano venne ucciso il 5 luglio 1950, a Castelvetrano, in modo così misterioso che il giornalista Tommaso Besozzi, sulle pagine dell’Europeo, scrisse uno dei titoli più famosi del giornalismo italiano: “Di sicuro c’è solo che è morto”. Vi aspettiamo, dunque, numerosi».