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Aromatiche Madonie ha concluso il marzo di Minà 2025. Importante successo del mese dedicato alla figura cardine della storia scientifica e naturalistica siciliana

Con l’evento Aromatiche Madonie, si è concluso Il Marzo di Minà 2025: una giornata intensa, curata da Francesca Cerami e pensata per far emergere il valore botanico, agricolo e culturale delle piante aromatiche madonite.

Insieme a esperti, studiosi e professionisti del settore abbiamo attraversato un percorso che ha intrecciato sapere scientifico, tradizione e visione.

Dalla sala convegni del Museo – dove la mostra di exiccata, foto e acquarelli di Francesco Toscano ha raccontato luoghi, volti e specie madonite insieme agli interventi dei relatori presenti – ci siamo spostati in esterna, al Chiostro del Museo Naturalistico, per vivere un’esperienza immersiva tra aromi e paesaggi, accolti dall’installazione ambientale TEC(L)A #cassidaria25.

Un sentito ringraziamento va all’Azienda Fiasconaro che ha voluto omaggiare uno splendido pranzo pensato e realizzato come un percorso gastronomico innovativo, in cui le erbe aromatiche sono diventate protagoniste assolute, portando i presenti in un viaggio tra gusto e narrazione.

Un gesto di grande sensibilità culturale, che ha saputo unire eccellenza enogastronomica e valorizzazione del territorio.

Protagonista dell’incontro è stato il Polo Aromatiche Madonie: una rete virtuosa che unisce imprese agricole, istituzioni scientifiche come il Museo Naturalistico Minà Palumbo e l’Istituto Idimed APS, accomunati dall’obiettivo di tutelare e valorizzare la biodiversità attraverso la coltivazione delle erbe aromatiche.

Grazie anche alle aziende agricole e agli imprenditori che ogni giorno scelgono di coltivare queste piante, contribuendo a una rinascita rurale e a un modello di sviluppo che intreccia impresa, cultura e ambiente.

Incontri come questo, frutto di una collaborazione tra mondi apparentemente lontani, generano ricadute profonde: nella consapevolezza, nella formazione e in una promozione dei saperi e dei sapori che guarda al medio e lungo termine.

Le aromatiche non sono solo ingredienti. Sono memoria, cura, biodiversità, identità.

E oggi più che mai, sono prospettiva.

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