La flotta internazionale farà tappa nelle due città siciliane: il 4 settembre la partenza per Gaza. Raccolta di aiuti, iniziative pubbliche
La Sicilia si prepara ad accogliere e sostenere la Global Sumud Flotilla, la più grande missione civile via mare diretta verso Gaza per rompere simbolicamente e materialmente il blocco imposto da Israele. La flotta internazionale farà tappa nei porti di Catania e Augusta, da dove il 4 settembre partirà ufficialmente la missione insieme alle altre imbarcazioni in arrivo da Spagna e Tunisia.
Oltre cinquanta navi, 15mila partecipanti da 44 Paesi, centinaia di tonnellate di aiuti: numeri che rendono la Sumud Flotilla una mobilitazione senza precedenti, con l’obiettivo di consegnare beni essenziali alla popolazione palestinese e riportare l’attenzione internazionale sulla drammatica emergenza umanitaria in corso.
Sicilia crocevia del Mediterraneo
La scelta di Catania come tappa della flottiglia ha un forte valore simbolico. “La Sicilia è crocevia del Mediterraneo – affermano gli organizzatori – terra di accoglienza e di partenze solidali. Da qui vogliamo ribadire che il mare non è frontiera, ma ponte di pace”.
Intanto è già attiva la raccolta di generi alimentari e di prima necessità nella piazza Federico II a Catania e alla Marina di Siracusa. Il 3 settembre sono previste iniziative pubbliche in entrambe le città, con la partecipazione di attivisti e artisti, in attesa della partenza da Augusta. “Sostenere con aiuti concreti lo stremato popolo palestinese e al contempo mobilitarsi perché il governo italiano si schieri dalla parte della pace, della giustizia e del diritto internazionale”, è l’appello della Cgil, che ha aderito alla missione.
Il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, sottolinea la necessità di una mobilitazione ampia: “La gravità della situazione richiede un impegno collettivo. Invitiamo tutti a partecipare alla raccolta di aiuti e alle manifestazioni di piazza del 6 settembre. Non basta dirsi contro: non opporsi significa accettare la strage di bambini, di operatori umanitari, di giornalisti e di un intero popolo”. Mannino chiede inoltre una posizione netta al governo italiano: “Interrompere la consegna di armi a Israele, garantire l’ingresso degli aiuti, ottenere il rilascio degli ostaggi, fermare i commerci con gli insediamenti illegali e riconoscere lo Stato di Palestina”.
Che cosa porterà la Global Sumud Flotilla
La Global Sumud Flotilla non porta solo viveri e medicinali, ma anche un messaggio politico: la necessità di interrompere l’assedio e riaprire un corridoio umanitario per Gaza. “Questa è una vicenda che chiama in causa tutti – conclude Mannino – sarebbe indegno e disumano fare soltanto da spettatori. Per questo siamo in campo, insieme alle Ong e alle realtà del territorio, chiedendo a tutti di mobilitarsi”. La Sicilia diventa così punto di partenza e cuore pulsante di una delle più significative mobilitazioni internazionali degli ultimi anni.
(Da ilmediterraneo24.it)