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Dai boschi ai campi di cotone, nuove esperienze nei borghi. Il sindaco di Castelbuono Cicero: «Abbiamo puntato su cultura, agricoltura, artigianato e ambiente. Ho proposto di far diventare nazionale il Parco delle Madonie»

Passeggiare in un campo di cotone oppure scoprire uno dei tre musei di Castelbuono, fare trekking fluviale o ascoltare un concerto di flauti nel bosco della tassita sui Nebrodi. Sono solo alcune delle nuove esperienze che è possibile fare in Sicilia come è emerso nel corso del seminario “I borghi e le comunità: nuove destinazioni turistiche. Food Wine Experience & Organic Cotton. Natura e Agricoltura” moderato da Sabrina Gianforte in occasione della Giornata mondiale del Turismo, organizzata a Palermo da Travelexpo.

Tra i borghi che cercano un posto al sole c’è sicuramente Caronia, che oltre a disporre di 18 km di spiagge è anche il comune in cui ricade l’80% del boscato dei Nebrodi e che oggi grazie anche alla guida del nuovo sindaco Giuseppe Cuffari sta tentando la strada del turismo.

“Caronia è un piccolo borgo in cui abbiamo conservato le tradizioni – ha sottolineato il sindaco – dove è tutto rimasto fermo agli anni ’80 e ’90, come se fosse rimasto cristallizzato nel tempo. Dal 27 al 29 ottobre torna, per la 22esima edizione, Porcelli e Porcini con cui miriamo a valorizzare il suino dei Nebrodi e il fungo porcino, due prodotti che si trovano solo nei nostri territori. Durante la sagra sarà possibile scoprire anche il bosco della tassita conosciuto anche come bosco delle fiabe e visitare il castello normanno che vanta anche una cappella a tre navate come quella Palatina di Palermo, a differenza di tutte le altre cappelle palatiali normanne che ne hanno una soltanto. Il castello è privato e solitamente non è aperto al pubblico ma per l’occasione sarà fruibile”.

A supportare l’azione del sindaco l’esperienza di Vinci Carlos che ha ideato il progetto “Life Again to Caronia” sulla scia del successo ottenuto qualche anno fa quando lanciò sul mercato turistico il piccolo borgo marinaro di San Gregorio a Capo d’Orlando.

“Mi occupo di turismo dal 1995 quando creai il primo agriturismo del mare, trasformando 20 piccole case di pescatori sulla spiaggia di San Gregorio in luoghi per l’ospitalità turistica. Sfondammo sul mercato scandinavo portando 1200 turisti in quel tratto di costa e vincemmo anche la lotta contro la pesca del novellame visto che convinsi i pescatori a riconvertire il mancato guadagno con quello ottenuto dall’attività turistica. Oggi sono a Caronia e stiamo lavorando a  valorizzare il centro storico con un’iniziativa simile a quella delle case a 1 euro, abbiamo censito le case e le abbiamo messe sul mercato attraverso i social e in pochi mesi ne sono state vendute già 17. Il primo acquirente, dopo di me, è stata una famiglia dal Belgio, quindi una dalle Marche, poi una signora da Treviso che produce prosecco. In questo modo puntiamo anche ad ampliare l’ospitalità del paese visto che attualmente ci sono solo 50 strutture di affitti brevi e dunque ancora un numero limitato di posti letto”.

A portare l’esperienza di un paese vocato al turismo da anni è stato invece Mario Cicero, sindaco Castelbuono. “In questi anni in cui sono stato primo cittadino, attualmente sono al quarto mandato, abbiamo puntato su 4 elementi: cultura (abbiamo 3 musei, tutti e tre in strutture recuperate con fondi europei e tutte aperte, tra cui il castello di Ventimiglia che da solo fa 50 mila persone paganti); agricoltura di qualità, tra manna, zafferano, miele di Bergi e aziende agrituristiche; artigianato non solo ferro e legno, ma soprattutto prodotti da forno con aziende come Fiasconaro, e anche Forti e Tumminello specializzate in prodotti per la prima colazione; e infine la salvaguardia dell’ambiente anche a costo di fare scelte coraggiose. Il sindaco Cicero ha anche “proposto che il Parco delle Madonie diventi un parco nazionale ma l’Assessorato regionale ha rifiutato l’ipotesi per non perdere la prerogativa delle decisioni gestionali e pur di dare risultati alla battaglia per il fondamentale bacino di biodiversità rappresentato dal Parco delle Madonie, ha avviato una interlocuzione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica perché si trovi una intesa di mediazione tra le esigenze di salvaguardia e valorizzazione del parco regionale e un forte aumento delle risorse disponibili”.

Infine, Manlio Carta ha raccontato il suo progetto “Cotton Organic Sicilia” che ha portato la Sicilia a diventare la prima regione italiana a produrre cotone di qualità con piantagione di cotone di oltre 200 ettari, turismo di ritorno. “Ho cominciato 4 anni fa tra Pollina e Castelbuono con la prima piantagione, oggi siamo presenti anche a Menfi e Gela, a Tusa abbiamo anche l’impianto di sgranatura oltre al campo di cotone in cui facciamo visite turistiche. Il momento della fioritura è proprio questo”.

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il giornale di Castelbuono e oltre

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