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Dalla legge Basaglia alle Comunità Terapeutiche Assistite. La C.T.A. Fauni di Castelbuono, un’eccellenza che varca i confini regionali

Andare a visitare una Comunità Terapeutica Assistita (C.T.A.) è un’esperienza decisamente fuori dal comune, ma, al tempo stesso, può far scoprire un mondo pieno di umanità e di attenzione verso un prossimo particolare, affetto da disagio psichico, che richiede grande delicatezza nei rapporti interpersonali: insomma una realtà del campo ospedaliero assistenziale ove “la cura” esige spiccate professionalità multidisciplinari. 

E’ quello che abbiamo vissuto noi della redazione di SupraUponti qualche giorno fa e di cui desideriamo dare testimonianza. Abbiamo incontrato il fondatore e legale rappresentante della C.T.A Fauni Alberico Fasano (nella foto sopra). Nella struttura sita in contrada San Guglielmo di Castelbuono ci siamo ritrovati all’interno di un parco di castagni, lecci e querce, che si estende per circa 20.000 metri quadrati in quello che era un preesistente complesso turistico, denominato “Villaggio dei Fauni”.  Alla fine del 2002 dopo una serie di interventi manutentivi di adeguamento alla nuova attività, è stato creato un ambiente di quiete naturale perfettamente adatto alla missione della C.T.A., che svolge la propria attività in regime di convenzione esclusiva con l’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Palermo.

Siamo così venuti a contatto con una persona profondamente impegnata nel suo ruolo, non solo per il livello di responsabilità sociale ma soprattutto per la passione dedicata nell’esercizio di quel ruolo. 

Si è iniziato facendo un po’ di storia: quando si parla di Comunità Terapeutiche Assistite (C.T.A.) è d’obbligo risalire al lontano anno 1978 allorquando lo psichiatra Franco Basaglia si rende promotore della riforma psichiatrica in Italia. Fino ad allora i malati di patologie mentali venivano segregati ed emarginati all’interno dei manicomi. Il testo della legge 180 del 13 maggio 1978 prevede una nuova organizzazione della specifica assistenza sanitaria, fondata sull’idea di dover impostare dei rapporti realmente umani con il prossimo con cui il paziente viene in contatto, in modo da migliorare la sua qualità di vita, attraverso un’assistenza orientata all’integrazione nella società, restituendogli dignità e diritti. Per raggiungere tali obiettivi con visione ad ampio raggio occorre dotare la struttura di uno staff di figure professionali di diversa specializzazione, quali psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, pedagogisti, con l’assistenza indispensabile di diversi infermieri: e noi abbiamo stretto la mano al direttore sanitario Giuseppe Denaro, una persona dall’ampio sorriso che infonde fiducia e affidamento.

Fasano ci ha spiegato che i professionisti, due psichiatri, due psicologi psicoterapeuti, e poi ancora un pedagogista, un assistente sociale, tre educatori professional, due animatori socio-culturali, sei infermieri professionali, sette operatori socio assistenziali ed un collaboratore amministrativo, sono affiancati dal personale dei servizi di supporto per pulizie, lavanderia, di autisti di due automezzi a più posti per la mobilità di socializzazione dei pazienti, di due cuochi, precisando con orgoglio che “nel 2024 sono stati distribuiti 14.830 pasti tra pranzo e cena”.

Durante la visita dei tanti locali della struttura si respira un’atmosfera di tranquillità e di collaborazione con la quale si svolgono le varie attività: dall’assistenza sanitaria ai trattamenti farmacologici, alla riabilitazione psichiatrica, ma anche oltre con la socializzazione nel territorio, il supporto alle famiglie, i corsi di laboratorio di musica, teatro, pittura. Interessante anche il rapporto con istituti universitari per scambi di carattere tecnico-scientifico.

La nostra preziosa guida ha voluto sottolineare che “la peculiarità della riabilitazione psichiatrica consiste in un percorso terapeutico strutturato che mira a favorire il recupero psicosociale delle persone affette da disturbi mentali. Questo processo si differenzia dall’approccio medico tradizionale, poiché l’obiettivo principale della riabilitazione psichiatrica è quello di aiutare le persone a raggiungere il massimo livello possibile di autonomia fisica, psicologica, sociale ed economica”.

Insomma la C.T.A. Fauni è una realtà aziendale importante per l’economia locale e l’offerta lavorativa: siamo grati al suo fondatore per la visita con la quale abbiamo potuto “toccare con mano” i tanti aspetti operativi ed organizzativi della struttura, sicuramente di alto livello e a servizio non solo del nostro territorio, ma di valenza che supera i confini regionali.

Il nostro Sandro Morici con Alberico Fasano durante l’intervista

Il quadro istituzionale

L’istituzione delle Comunità Terapeutiche Assistite (C.T.A.) è una conseguenza della legge 180 del 13 maggio 1978, nota come “legge Basaglia”.

Precisamente con la legge 180/78 nascono i Centri di Salute Mentale (CSM), strutture di assistenza psichiatrica; le Comunità Terapeutiche Assistite (CTA), residenze per l’attività riabilitativa; i Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura(SPDC); le Residenze per l’Esecuzione  delle Misure di Sicurezza  (REMS): una vera e propria rivoluzione che, per avere un’effettiva applicazione con la chiusura definitiva degli ospedali psichiatrici, ha visto trascorrere altri venti anni, anche perché la Legge demandava l’attuazione delle norme alle singole Regioni con una conseguente diversificazione molto significativa nel territorio nazionale. Va comunque sottolineato che, ad oggi, dopo quarant’anni, sono circa venti milioni le persone che sono state curate in strutture specialistiche italiane senza dover essere rinchiuse nei manicomi.

In Sicilia i nove Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) si avvalgono dei Centri di Salute Mentale (CSM), che costituiscono la sede organizzativa dell’equipe multidisciplinare degli operatori sanitari ed il luogo di coordinamento dell’attività di assistenza psichiatrica sui territori di riferimento. Nella lista delle strutture accreditate dal Sistema Sanitario Regionale è inserita la C.T.A. Fauni di Castelbuono, che dall’inizio della sua attività, a data corrente, ha trattato oltre 260 pazienti: sul sito web della struttura (www.ctafauni.it) sono riscontrabili non solo le principali attività ma anche altri elementi valoriali che qualificano il livello di eccellenza, quali la dettagliata Carta dei servizi, il Codice etico e il conseguimento sin dal 2004 della Certificazione di Qualità ISO 9001 2015, tra le prime strutture residenziali sanitarie del Dipartimento della Salute Mentale dell’ASP di Palermo.

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