Aggiornato al
Aggiornato al

“Dedicato a Amphicar e Armando Floridia”. In ricordo della vittoria nella 60^ edizione della Targa Florio del 1976

In ricordo della vittoria nella 60^ edizione della Targa Florio, era quella dell’anno 1976, di “Amphicar”, pseudonimo di Eugenio Renna, e Armando Floridia che furono primi con la Osella Bmw PA 4 2000 spider davanti a Carlo Facetti e Gianfranco Ricci su Lancia Stratos e Franco Bernabei e “Apache”, pseudonimo di Alfonso Merendino, su Porsche Carrera RSR 3000 coupè. Il giro più veloce del piccolo circuito delle madonie di 72 km di quell’edizione fu registrato proprio da Amphicar in 37’24″6 alla media di 115,477 kmh.

L’1 giugno si svolgerà a Collesano un raduno del “Porsche Club Trinacria”, con le vetture schierate lungo il corso. A seguire la conferenza in Aula Consiliare alla presenza del sindaco Tiziana Cascio, del Conservatore Michele Gargano, di Vincenzo Prestigiacomo, Armando Floridia, Totò Riolo e Salvatore Requirez.

Ecco i profili dei due piloti riportati nella pagina Facebook di Michele Gargano, il Conservatore del Museo della Targa Florio di Collesano.

Amphicar (Eugenio Renna) nato a Palermo nel 1945

Ha debuttato nelle competizioni nel 1965 giovanissimo non appena i regolamenti dell’epoca glielo consentirono, un anno dopo aver conseguito la patente di guida con una Fiat 500.Nel 1967 la prima partecipazione alla Targa Florio già con con lo pseudonimo di “Amphicar“ (come l’auto anfibia che suscitò tanta curiosità al suo primo apparire). Al volante di una Fulvia HF in coppia con Pippo Garofalo si piazzarono 4° di classe e 16° assoluti. Lo stessa coppia si ripropone l’anno successivo stavolta su una Lancia Sport Zagato con la quale si piazza 2° di classe. Amphicar inizia a farsi notare e la squadra Lancia, diretta da Cesare Florio, gli propone di correre con loro alla 12 Ore di Sebring ma è costretto a rifiutare per impegni familiari. In quello stesso anno si laurea Campione Italiano Turismo.Nel 1969 con una Porsche 911/2000 preparata a Stoccarda da Mitter, in Sardegna alla Coppa Città di Iglesias ottenne la prima di numerose vittorie assolute. Il 1971 fu uno degli anni migliori per l’automobilismo siciliano. Amphicar disputa 14 gare e ne vince nove facendo registrare pure sette record. Con l’Abarth SEO 10 vince il secondo titolo tricolore stavolta fra le Sport. A Roma in occasione della premiazione dei Campionati Siciliani con lui ci sono Nino Vaccarella, Raffaele Restivo, Enzo Mirto Randazzo, Roberto Bordonaro, Salvatore Barraco. Tranne il Preside Volante erano tutti piloti della Scuderia Pegaso.Da questa indimenticata e gloriosa scuderia palermitana passa successivamente all’altrettanto apprezzato (ed ancora attiva e vincente ) Ateneo. Con i cui colori, in coppia con Armando Floridia, nel 1976 vince con l’Osella PA6 la “Targa Florio”, dopo che sempre in coppia si erano piazzato secondi l’anno prima (con la Chevron B21) dietro ad Arturo Merzario e Nino Vaccarella. Nello stesso periodo con Floridia disputarono con l’Osella alcune prove del Campionato Mondiale Marche ottenendo lusinghieri risultati che li portarono alla ribalta nazionale. Fra questi il 4° posto assoluto (primi degli italiani) alla 1000 Km di Monza al termine della quale restò celebre la loro partecipazione alla Domenica Sportiva (che ai tempi era il programma TV più seguito), poi sesti a Pergusa nella Coppa Florio e ad lmola, con un sesto posto finale nel mondiale.Nel 1979 dopo la partecipazone al Giro d’Italia (in coppia con Luigi Moreschi su una Bmw Silhouettes) scopre le “note” e nasce un nuove amore per i rallies (dopo l’esperienze pionieristiche di qualche anno prima). Mette in piedi la squadra dei Concessionari Opel di Sicilia e nel 1980 con Fabrizio Schermi alle note su un’Ascona SR domina il Gruppo 1 e diventa uno dei protagonisti assoluti. Confermandosi tale nella stagione successiva con una super Porsche 911 Carrera RSR preparata dalla Sportwagen di Noce. Con i colori del Team Floridia vince Due Mari, 12 Ore Notturna di Campobello di Mazara, Proserpina e Salento. Approda così alle finali nazionali ma a “Messina” subisce una squalifica non priva di polemica e deve rinunciare al titolo tricolore. Nello stesso Anno con la stessa Porsche Gruppo 4 alternandosi al volante con Mauro Pregliasco e Schermi alle note vince il “Giro di Sicilia”.Gara dove si imporrà di nuovo nel 1989, 1990 e 1991 ma stavolta al volante della Jaguar E (in coppia con “Wise” nell’edizione di mezzo e sempre con Schermi nelle altre due), con la quale a partire dalla metà degli anni ’80 si era dedicato. Vincendo anche tre volte consuecutive la Targa Florio Storica: 1992 (con Magliocco alle note), 1993 (in coppia con Wise) e 1994 (con Patrizia Mauro sul sedile di destra) sempre con la Jaguar E-Type. Furono quelle le sue ultime gare – comprese un paio di gare in off-road tanto per non farsi mancare nulla – prima di appendere il casco al chiodo.

Armando Floridia nato a Palermo nel 1944

Ha partecipato otto volte alla Targa Florio con vetture Chevron, Osella e Porsche. Nel 1967 ha gareggiato su Porsche 356 in coppia con Francesco Troja, usando lo pseudonimo di “Black and White”, nella classe 1600 per la Scuderia Pegaso; nel 1968 in coppia con Carlo Randazzo su Porsche 911; nel 1969 in coppia con Marchiolo e si ritira per incidente.

Nel 1972 gareggia in coppia con Schmidt con una Porsche 914 ed è 10º assoluto; nel 1973 con una Chevron per la Brescia Corse; nel 1974 in coppia con Veninata su Chevron e si ritirerà.

Nel 1975 si classifica secondo assoluto dietro la coppia Merzario-Vaccarella correndo insieme ad Eugenio Renna (che correva con lo pseudonimo di “Amphicar”) con la Chevron B26.

Nel 1976 vince la Targa Florio sempre in coppia con Eugenio Renna su Osella PA4.

Nello stesso Anno, sempre in coppia con Amphicar, alla 4 ore di Monza piazzandosi 4º assoluto valida per il Campionato Mondiale Marche.

Ha corso inoltre a Imola, Pergusa.

Condividi

il giornale di Castelbuono e oltre

Il giornale di Castelbuono e oltre