[RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO]
In questi giorni dopo l’occupazione del 30 gennaio al Liceo Severi Correnti di Milano, assistiamo all’ennesimo atto dittatoriale da parte del ministro dell’istruzione e del merito
Giuseppe Valditara. Il ministro infatti ha dichiarato dopo l’occupazione, che insieme al governo si stava lavorando su delle norme che condannano chiunque occupi scuole o edifici di istruzione.
Con questo ennesimo atto tirannico da parte del governo Meloni e del “suo”ministro si ribadisce la volontà di portare la scuola verso un sistema oppressivo e antidemocratico che condanna chiunque manifesti a favore di libertà, di anti-militarizzazione scolastica e contro lo sfruttamento e la creazione del capitale umano, ma soprattutto contro chi si schiera duramente condannando il genocidio del governo israeliano nei confronti del popolo palestinese.
Siamo davanti all’infinitesimo atto repressivo che limita i principi costituzionali italiani, creando valori di innocenza e colpevolezza che non dovrebbero esistere in un paese civile. Noi studenti non abbiamo bisogno di una scuola penitenziario o di una caserma, abbiamo bisogno di una scuola pubblica intesa non solo come scuola aperta a tutti, ma come scuola di tutti, un luogo capace di renderci liberi.
Noi giovani comunisti siciliani non smetteremo mai di lottare per una scuola che ci dia la possibilità di diventare liberi cittadini, anziché sfruttati o militari vittime di una vergognosa strategia del terrore.
Nourdine Tbibi, Dipartimento Scuola e Università Giovani Comunisti Sicilia
Andrea Russo, Coordinatore Regionale Giovanni Comunisti Sicilia
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea