Un interessante e proficuo incontro dell’Unità Operativa di Chirurgia
dell’Ospedale Madonna dell’Alto e l’Associazione Medici Madoniti, si è
svolto nella splendida e prestigiosa sede di Palazzo Pucci Martinez, a
Petralia Sottana, alla presenza del Commissario straordinario dell’Ente
Parco delle Madonie, Salvatore Caltagirone.
L’ospedale, che riveste sul territorio madonita un’importanza
strategica, ha subito negli ultimi tempi, gli effetti derivanti sia da
una mancata riqualificazione sotto l’aspetto organizzativo che, di una
insufficiente dotazione di personale sanitario. Tra i diversi aspetti
analizzati dai medici ospedalieri, è risultato che un’appropriata
riqualificazione, debba riguardare l’attività dell’U.O.S.D. di
Chirurgia, il cui responsabile è il dr. Antonino Miranti.
Si tratta di una equipe medica altamente specializzata che si occupa di
chirurgia laparoscopica, laparotomica, proctologica tradizionale con
l’utilizzo di tecnica laser (emorroidi, fistola ragadi, ecc.) e piccola
chirurgia della mano. Costituisce, inoltre, fiore all’occhiello di
questa unità, l’ambulatorio per accessi vascolari
(PICC-Midline-PICC-PORT, ecc.) che consente ai pazienti oncologici, di
evitare di percorrere centinaia di Km per la loro gestione in altri
P.O.
Totalità d’intenti è il coro unanime dei medici che chiedono di restare
uniti. Per loro, è necessario fare squadra per portare avanti tutte le
attività ospedaliere esistenti all’ interno del P.O. e il personale
sanitario, deve attivarsi in modo tale che le risorse di cui dispongono,
siano ottimizzate in attesa degli investimenti futuri, già garantiti nel
territorio.
Pertanto, l’integrazione ospedale-territorio è per tutti una sfida,
un’opportunità, una necessità.
Numerosi i medici operanti nel territorio, accorsi per partecipare
all’iniziativa dei medici ospedalieri.
Esprimono un sentito ringraziamento al Commissario Caltagirone per
l’accoglienza riservata, espressione di una sensibilità e vicinanza al
territorio.
Interviene in ultimo il commissario Caltagirone: “È con immenso piacere
che vi ho accolto ed ho avuto modo di ascoltare il confronto fatto su
alcune nuove tecniche chirurgiche. Ciò rappresenta un chiaro segnale di
coesione, in un momento così delicato, a sostegno dell’assistenza
sanitaria rivolta alle comunità locali.
Sono certo che sia stata un’occasione per condividere competenze e
strumenti clinici e organizzativi ma, soprattutto avere la visione di
una sanità sempre in cambiamento, con l’attenzione rivolta ad
un’assistenza che guardi sempre più al benessere del paziente sotto
tutti i punti di vista.
È stato davvero interessante – conclude – assistere all’incontro fra
medici ospedalieri e di famiglia, diretto a sostenere un percorso
collettivo, con i riflettori accesi in un momento critico sulla sanità
nelle Madonie.