Il tour dell’on. Davide Faraone #OspedaleperOspedale ieri ha fatto tappa nella provincia di Palermo.
Il parlamentare di Italia Viva, accompagnato dal neoeletto presidente provinciale del partito Giandomenico Lo Pizzo e da Pietro Quartararo e Rosalba Messina, ha visitato gli ospedali di Corleone, Partinico e Termini Imerese.
Nei giorni scorsi la stessa iniziativa, che sta interessando tanti presidi della Sicilia, aveva fatto tappa presso l’ospedale di Petralia Sottana e aveva prodotto una interrogazione parlamentare (qui il link https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/01863&ramo=CAMERA&leg=19) per mettere in evidenza il grave stato di precarietà dell’Ospedale madonita (tutti i reparti sono in difficoltà a causa della mancanza di medici) e per chiedere il perché della mancata attuazione del piano ospedalieri.
Al termine del giro il parlamentare siciliano ha voluto fare un appello a chi, in questo momento, ha responsabilità di governo.
“Un appello al governatore siciliano, Renato Schifani, e al Ministro della Salute, Maurizio Schillaci: andate a fare un giro in corsia, tra gli ospedali, constatate con mano le profonde piaghe di un sistema che non si regge più in piedi. Fatelo senza telecamere e passerelle. Magari così sarà possibile acquisire consapevolezza sui dati ospedalieri. Fatelo però senza tappeti rossi e i lacchè che vi dicono che va tutto bene.
Abbiamo constatato con mano, anche oggi con il tour Ospedale x Ospedale, la gravità della situazione presente presso gli ospedali di Corleone, Partinico e Termini Imerese, dopo aver visto nei giorni scorsi quella di Petralia Sottana.
Le criticità riscontrate sia al Civico di Partinico che all’ospedale Dei Bianchi di Corleone sono legate essenzialmente alla carenza di pediatri e di medici da Pronto Soccorso, a Corleone mancando i pediatri anche l’ostetricia e neonatologia è in sofferenza, dunque, si garantiscono i parti in urgenza e con pediatra sul posto oltre che con anestesista. A rischio c’è proprio pure il punto nascita, l’assistenza di ostetricia deve essere omogenea, cioè in grado di gestire la patologia materna ostetrica o un neonato patologico.
A Partinico, con bacino di utenza di circa 200 mila persone, si soffre pure della medesima carenza di organico, ma è un ospedale che ha gestito l’emergenza Covid e sta avviando ora la normalizzazione, sempre con grandi difficoltà.
Carenza di medici al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Termini Imerese, la cui mancanza rende difficile l’accesso alle cure.
La qualità del sistema sanitario va rimesso in piedi con gli investimenti adeguati per rilanciare la Sanità. Il Mes sarebbe stata una importante occasione di intervento, perché oggi il tema non è solo che gli ospedali ci siano ma che curino i pazienti in maniera efficace e tempestiva.”