Cittadinanza onoraria a don Santino Di Gangi in segno di gratitudine per l’impegno nell’accoglienza dei profughi albanesi “sbarcati” a Buonfornello nel 1991. La cerimonia nell’aula consiliare del Comune di Castelbuono alla presenza del Sindaco Mario Cicero, del Sindaco di Cefalù Daniele Tumminello, il Vescovo mons. Giuseppe Marciante ed il Presidente del Consiglio Comunale Mauro Piscitello.
Commoventi sentimenti di riconoscenza al Parroco Emerito ottantenne mons. Di Gangi – 57 anni di sacerdozio lo scorso 22 marzo – sono stati espressi da chi, in fuga dall’Albania, assolutamente privo di tutto, venne accolto a Cefalù e nelle Madonie nel 1991.
Una accoglienza, tuttavia, non semplice perchè taluni temevano un danno d’immagine per il turismo, come espresse il titolo del Corriere delle Madonie “Albanesi in vacanza” (successivamente corretto), subito opportunamente “rintuzzato” dallo stesso Di Gangi con l’articolo su Presenza del Murialdo “Ero forestiero…”.
Quei profughi hanno poi avuto la forza di ricominciare a vivere come Mark Babani, già Sindaco di Vau Dejes, che, mettendo a frutto il mestiere imparato a Cefalù, è diventato titolare di una impresa di pesce conservato con oltre 500 dipendenti che esporta in tutto il mondo.
E così, dopo 33 anni, dall’Albania, tutti insieme a Castelbuono, per ringraziare padre Di Gangi, allora parroco della Chiesa del Villaggio dei Pescatori Santa Maria della Luce, oggi Sant’Agata: Pashuk Drini, Ariston Drini, Alfred Zefi, Bledi Zefi, Frederik Bici, Arjanit Bici, Rafael Drini, Driola Bici, Etleva Bici, Marcello Muzhagi, Drande Babani, Xhulian Babani, Franc Babani, Marjan Babani, Mirjet Babani Izvira.
Tante le sollecitazioni. Mark Babani: Il mondo dove sta andando? Noi abbiamo bisogno di Pace. Padre Di Gangi: L’onorificenza che mi viene attribuita con la cittadinanza onoraria di Vau Dejes va idealmente estesa a mia sorella, mia nipote ed a tutti coloro che si sono impegnati nell’accoglienza dei profughi. Mons. Marciante: Don Santino rappresenta il cuore dell’Italia. La dignità è di ogni persona, non dipende dalla lingua, la religione e il colore della pelle.