Aggiornato al
Aggiornato al

Il Madonie Unesco Global Geopark aderisce al progetto-pilota di Archeoclub d’Italia sulle pietre identitarie

“Le rocce sono simbolo di identità, e questo progetto è destinato a
rafforzare il senso di appartenenza al territorio da parte della
comunità madonita intorno ad una roccia tipica e del suo impiego,
nell’anno in cui il Parco celebra il ventesimo anniversario di
partecipazione al prestigioso progetto internazionale dei Geopark, i
parchi di elevato valore geologico dal 2015 riconosciuti anche
dall’UNESCO “. Lo ha detto oggi a Cefalù Salvatore Caltagirone,
Commissario Straordinario dell’Ente Parco delle Madonie,  nel corso
della presentazione del progetto “Alle fonti della nostra Storia- Le
pietre identitarie”.

Il progetto, su scala triennale, vede partner del progetto tutte le
scuole di ogni ordine e grado di Cefalù, Diocesi di Cefalù, Archivio
Storico Diocesano di Cefalù, Cooperativa Il Segno- Itinerarium
Pulchritudinis, Università di Palermo Corso di laurea in Architettura,
Ordine regionale dei Geologi , Ente Parco delle Madonie Unesco Global
Geopark, Fondazione Culturale Mandralisca.
Obiettivo, studiare la roccia calcarea di pregio denominata “lumachella”
di Cefalù, mappando siti, monumenti, luoghi, strade che nel tempo sono
state realizzate con questa roccia e formare il cittadino per promuovere
la conoscenza di aspetti geologici, paleontologici, archeologici,
storico-artistici e culturali .
“E’ stata ricostruita la possibilità, attraverso puntuali sentieri
geologici, di potere visionare i resti fossiliferi di un’antica
scogliera coralligena che dal Trias superiore progredisce sino al
Cretaceo, laddove si sono formate le rocce attualmente indicate come
“calcari a lumachelle di Cefalù” che  si trovano nel geosito della Rocca
di Cefalù , roccia utilizzata come elemento lapideo per la costruzione
del centro storico del paese e che attualmente ne caratterizza i
principali elementi architettonici, tra cui le fondamenta del Duomo
arabo normanno e di antiche abitazioni, di chiese e palazzi, nella
pavimentazione stradale, negli arredi almeno fino agli anni ’50 del
novecento, costituendo quindi con la sua colorazione e il suo aspetto
l’elemento più significativo per la caratterizzazione dell’identità di
questo luogo”.

Condividi

il giornale di Castelbuono e oltre

Il giornale di Castelbuono e oltre