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Il Museo Collisani di Petralia Sottana si sposta a Palazzo Pucci, sede del Parco delle Madonie

Sarà ampliato a ottobre il museo Collisani nei bassi di palazzo Pucci – Martinez, sede degli uffici dell’Ente Parco Madonie. La sezione geologica sarà dedicata a Giuseppe Torre. I figli Fabio e Alessandro, pure geologi, hanno ripercorso le tappe della nascita del museo nel 2004, conferito con i loro studi, valore geologico delle Madonie per la comunità scientifica mondiale. La nuova sede espositiva si svilupperà su circa 280 mq, in sei differenti aree. Saranno collocati reperti, fossili, elementi didattici che fanno parte dell’attuale museo. Pensato ad un ologramma del geologo Giuseppe Torre che accoglierà i visitatori.

Si respirerà aria antica fra spazi ben curati dove caratteristica saranno accorgimenti in legno, bei pavimenti. Emergerà la pietra con archi di stampo normanno che rimandano alla storia del territorio. «I musei sono luoghi da dover ripartire per rilanciare il territorio in sinergia con i comuni. I risultati non sono indifferenti- puntualizza il sindaco di Petralia Sottana Pietro Polito – di gran lunga fondamentale è stato anche il contributo della miniera Italkali. Lo ha ricordato il direttore Angelo Curatolo che il giacimento minerario è realtà del territorio che si sposa con l’ambiente». Soddisfatta l’assessore regionale Elena Pagana che in videochiamata ha affermato che «La Sicilia, piena di biodiversità contiene unicità. Il Geopark ha tanti e punti di forza. Fattori su cui scommettere ciò che rende la Sicilia attrattiva,una calamita per studenti, studiosi, ricercatori,non solo turisti. In linea con gli investimenti regionali si sta dando lustro, credibilità al territorio, attenzione. Pubblico e privato stanno ben collaborando,lo dimostra tale passo importante per valorizzare il territorio.Un’opportunità da non farsi sfuggire. I complimenti vanno al lavoro incessante dell’Ente Parco e del Dipartimento dell’ambiente».

Una forte sinergia ha creato un nuovo volto del museo. La storia del territorio fusa all’archeologia fa intendere che «Siamo ricchi di beni – afferma il commissario Caltagirone -. Vogliamo che tutti i madoniti si sentano parte di questo tesoro senza distinzioni e barriere, cittadini di questa terra affascinante piena di storia che va condivisa senza badare ai comuni di provenienza. L’intento non è solo allestire un nuovo museo ma lavorare ad un concetto d’ appartenenza basato sull’identità». Una filosofia che lancia l’idea di un museo diffuso descriverà l’intera storia geologica madonita. «I musei vanno sempre rivisti facendo un po’ di manutenzione – puntualizza l’assessore Loredana Sabatino-. Alcune aree vanno rimodernizzate per dare sensazioni continue di scoperta». Infine sottolinea il geologo Fabio Torre che «per permettere ogni tipo di conoscenza e risvegliare questi luoghi vanno pure resi fruibili alla comprensione ed alla curiosità del bambino innescando in lui desiderio di conoscenza attraverso l’uso della didattica. Sono il futuro su cui stiamo lavorando. I custodi di questa eredità».

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