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Il pensiero di Remon Karam sulle strumentalizzazioni che accompagnano episodi di violenza di genere. «Condanno senza alibi chiunque violenti una donna. Esprimo solidarietà alle vittime con tutto il mio cuore, però…»

Io sono un egiziano e sono stato un minore non accompagnato. Mi rivolgo ai politici che in queste ore stanno strumentalizzando uno stupro, una violenza terribile contro una ragazzina di appena tredici anni . Mi rivolgo a chi sta sostenendo questa libera: ovvero che questo stupro è avvenuto a causa della leggerezza con cui si accolgono gli immigrati. L’altra sera Vittorio Feltri a @primadidomanitv ha dichiarato: “Noi continuiamo a definire immigrati coloro che arrivano da vari continenti, in realtà sono invasori e come tali dovremmo trattarli.”

Vorrei capire come dovrebbero trattarci, quando fuggiamo da un pericolo, da una guerra, dalla povertà, dalla morte.

Perché non sentiamo queste parole nei confronti delle violenze che consumano i mariti, gli amici, gli italiani, i fidanzati? Perché per loro sempre alibi: un bicchiere di vino di troppo? Un abito troppo corto?

Io amo questo Paese, ho studiato seriamente e sogno di lavorare qui. Sono un cittadino serio, provo a essere un uomo giusto, che rispetta gli altri esseri umani e per questo mi sento di condannare chiunque compia un reato, senza guardare il suo passaporto. Condanno senza alibi chiunque violenti una donna e esprimo solidarietà alle vittime con tutto il mio cuore (frasi che non sento esprimere a voce ferma da tutti, uniti come dovremmo essere).

[Dal profilo Facebook di Remon Karam – Attivista Diritti Umani •Protagonista di “Il Mare Nasconde Le Stelle” •Garante degli studenti presso Università Kore di Enna •Mediatore interculturale]

Mi pregio di essere un grande estimatore di Remon Karam che ho avuto la fortuna di conoscere, di stargli a contatto e di poterne apprezzare le grandi doti umane che ne fanno un riferimento importante all’Università Kore di Enna, e non solo, ma soprattutto della sua vita in Italia, dove ha deciso di vivere. Grazie Remon (Rosario Mazzola)

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