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In uscita il nuovo romanzo di Giovanni Villino. «C’è qualcosa di autobiografico e altro preso in prestito dall’esperienza di tanti colleghi che si muovono nel mare magnum del giornalismo»

É in uscita il nuovo romanzo di Giovanni Villino. Ancora qualche giorno è sarà dato l’annuncio ufficiale del “battesimo” del libro edito da I Buoni Cugini Editori.

Ecco cosa ha scritto l’autore nel suo blog.

«C’è qualcosa di autobiografico e qualcosa preso in prestito dall’esperienza di tanti colleghi che si muovono nel mare magnum del giornalismo. Un mondo dell’informazione che viene però visto dalla prospettiva di chi del precariato ne ha fatto una sorta di dimensione esistenziale.

Nasce così il protagonista del mio nuovo romanzo, edito da I Buoni Cugini Editori e che sarà nelle librerie già dalle prossime settimane. A breve l’annuncio. Salvatore – vi anticipo solo il nome per ora – è un cronista alle prese con un lavoro che ama e odia allo stesso tempo. Si occupa di giudiziaria e sconta un peccato originale: aver accettato di collaborare senza grandi pretese.

Si ritroverà ad affrontare un tema assai complesso: la lotta tra il bene e il male. Questo sarà il filo rosso che attraverserà la narrazione palesandosi attraverso mille sfaccettature. Nella complessa rete di dualismi, in cui il cronista finirà con il ritrovarsi imbrigliato, ci si imbatterà anche in verità più sfumate di quanto siamo portati a credere.

Salvatore farà i conti con scelte quotidiane, pensieri intimi e momenti di crisi. Si muoverà, in modo non proprio agile, alla ricerca di un equilibrio tra aspirazioni professionali e tentazioni oscure. Le sue non-decisioni, ogni suo passo tentennante, contribuiranno alla fine a disegnare il confine tra bene e male. Senza, tuttavia, mai allontanarsi o rinnegare i propri “valori”, molto meno nobili di ciò che si possa immaginare.

In redazione, così come nella vita di coppia, dovrà cercare di rimanere in superficie ed evitare intrecci di motivazioni, circostanze, influenze spirituali e personali che tendono a rendere la semplice etichettatura in “bene” o “male” non solo riduttiva, ma spesso fuorviante. La narrazione diventa così uno specchio che riflette le molteplici sfaccettature di questa battaglia. Una storia che a tratti si rivelerà leggera, ma solo in apparenza.

Un conflitto esterno sarà la causa scatenante di una decisione: iniziare un viaggio interiore alla scoperta di una pietra. Base solida delle sue contraddizioni».

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