In occasione della festa dei lavoratori, l’osservatorio economico di Confartigianato Sicilia scatta una fotografia del mondo del lavoro nella nostra Isola. Quel che salta subito all’occhio, è la difficoltà nel percorso del recupero dell’occupazione pre-pandemia, per quanto riguarda i lavoratori indipendenti, non ancora concluso per la Sicilia. Infatti, sono 290 mila nel 2022 gli indipendenti (imprenditori, liberi professionisti, lavoratori autonomi, etc.) – pari a un occupato su 5 (il 21,7% dell’occupazione totale), in calo rispetto al 2019 di 17 mila unità (-5,4%). Altro dato degno di nota, riguarda il numero degli occupati nel settore delle Costruzioni: Enna segna un +112,3% di occupati, piazzandosi prima anche nella classifica nazionale.
“È una fotografia in chiaro scuro quella scattata dal nostro osservatorio. Se da un lato ci preoccupa il calo del numero degli imprenditori e dei liberi professionisti – dicono Daniele La Porta e Andrea Di Vincenzo, presidente e segretario di Confartigianato Sicilia –, non possiamo non apprezzare che c’è comunque una dinamica positiva per quanto riguarda il numero degli occupati, che tra il 2021 e il 2022 sono cresciuti di 26 mila unità. Con questo report, poniamo l’accento sulle tante difficoltà che vivono ancora i nostri lavoratori con numeri di ripresa preoccupanti, ma evidenziamo anche con orgoglio quello che funziona, come ad esempio la crescita esponenziale del numero degli occupati ad Enna, nel settore delle Costruzioni. Noi chiediamo costantemente alla politica di essere attori protagonisti delle decisioni che vedono coinvolti i nostri artigiani e il nostro sistema produttivo tutto. E anche grazie a questi studi che ci supportano nell’analisi del territorio, ci poniamo come interlocutori necessari per delineare una politica a misura di impresa”.
Ma andiamo con ordine e vediamo nel dettaglio il report sul lavoro.
OCCUPAZIONE COMPLESSIVA. Nel 2022 in Sicilia sono 1 milione 337 mila gli occupati, numero ancora, seppur di poco, inferiore di 5 mila unità (-0,3%) rispetto ai 1 milione 342 mila occupati del 2019. L’ultimo anno (2021-2022) tuttavia segna un recupero, con 26 mila unità in più (+2,0%).
Tra le 9 province siciliane 4 superano i livelli occupazionali pre-crisi: Enna (+7,6%), Ragusa (+4,8%), Messina (+4,2%) e Trapani (+3,1%); al contrario restano ancora sotto i livelli 2019 performando peggio della media regionale Palermo (-0,7%), Agrigento (-1,8%), Catania (-3,2%), Siracusa (-3,3%) e Caltanissetta (-8,2%).
OCCUPATI PER SETTORI. A livello settoriale nel 2022 gli occupati dell’Isola non raggiungono i livelli del 2019 nel Manifatturiero esteso, contando 6 mila occupati in meno (-4,4%) e nei Servizi, settore in cui gli occupati si riducono di 24 mila unità (-2,3%), con l’86% del calo determinato dalla riduzione del numero di occupati nel settore commercio, alberghi e ristoranti.
Al contrario, vengono raggiunti e superati i livelli del 2019 nel settore chiave della ripresa post pandemia, le Costruzioni, che nel 2022 conta 33 mila unità in più (+48,4%), dinamica che la posiziona prima nella classifica nazionale.
A livello provinciale nel Manifatturiero esteso l’occupazione recupera e supera i livelli 2019 facendo meglio della media regionale a Catania (+26,2%), che si posiziona 6^ nella classifica nazionale, seguita da Agrigento (+17,9%), Enna (+12,3%) e Messina (+4,8%), mentre restano molto indietro rispetto ai livelli pre crisi Covid-19 Trapani (-22,6%), Ragusa (-25,2%) e Palermo (- 27,2%), tutte e tre figurano agli ultimi posti del ranking nazionale (posizionandosi 103^, 105^ e 106^ su 107 province italiane); nei Servizi l’occupazione resta sotto i livelli pre pandemia con riduzioni più marcate della media per Enna (-3,1%), Caltanissetta (-5,9%), Agrigento (-7,0%), Siracusa (- 8,6%) e Catania (-9,1%), mentre superano il numero di occupati 2019 Ragusa (+11,9%), che figura 2^ nel ranking nazionale, seguita da Trapani (+7,3%) e Palermo (+0,8%); invece nelle Costruzioni dinamiche migliori della media regionale si osservano per Enna (+112,3%), prima anche nella classifica nazionale, seguita da Messina (+81,8%), in 9^ posizione, da Ragusa (+65,6%), Siracusa (+54,1%), Agrigento (+49,8%) e Trapani (+49,7%).
INDIPENDENTI E DIPENDENTI. Nel percorso del recupero dell’occupazione pre-pandemia, non ancora concluso per la nostra regione, la componente che ha risentito maggiormente dello shock è quella dei lavoratori indipendenti. Sono 290 mila nel 2022 gli indipendenti – imprenditori, liberi professionisti, lavoratori autonomi, etc. – pari a un occupato su 5 (il 21,7% dell’occupazione totale), in calo rispetto al 2019 di 17 mila unità (-5,4%). A livello provinciale riduzioni più consistenti, rispetto al 2019, si rilevano per gli indipendenti di Siracusa (-4,5%), Trapani (-4,5%), Palermo (-10,0%), Agrigento (-13,5%) e Messina (-14,9%). All’opposto dinamiche positive di recupero 2019- 2022 si osservano per Ragusa(+8,5%), Enna (+7,6%) e Catania (+0,8%).
I dipendenti, che sono 1 milione 47 mila e che rappresentano il 78,3% dell’occupazione complessiva, salgono, rispetto al 2019, di 12 mila unità (+1,2%). Il recupero dell’occupazione dipendente è trainato dall’occupazione a tempo indeterminato (+2,0% sul 2019), incremento superiore rispetto a quello rilevato per il tempo determinato (+0,9%). Il mercato del lavoro va inoltre favorendo l’occupazione a tempo pieno (+2,3% sul 2019) rispetto al part time (-2,8%).
A livello provinciale capacità di recupero più incalzanti rispetto alla media regionale della componente dipendente si osservano per le province di Messina (+9,7%), Enna (+7,6%), Trapani (+5,7%), Ragusa(+3,7%), Agrigento (+2,9%) e Palermo (+2,0%). Dinamica opposta per l’occupazione dipendente di Siracusa (-3,0%), Catania (-4,3%) e Caltanissetta (-9,9%).
ENTRATE PREVISTE AD APRILE ’23. Ad aprile 2023, complici le vacanze pasquali e il ponte del 25 aprile e di fine mese, nella nostra regione la domanda di lavoro risulta vivace registrando rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente un incremento del +46,8% con oltre 27 mila entrate previste nel periodo, oltre 8 mila in più rispetto a quelle preventivate un anno fa.
A trainare la crescita della domanda il settore dei Servizi (+51,1%), in particolare i Servizi alle persone e i Servizi di alloggio e ristorazione; servizi turistici. Oltre tre quarti della domanda di questo mese (il 77%) proviene dalle Mpi del territorio. A livello provinciale la spinta alla crescita risulta più spiccata a Agrigento (+106,3%), Trapani (+82,6%) e Siracusa (+56,0%).
DIFFICOLTA’ DI REPERIMENTO. Persiste la problematica della difficoltà di reperimento: ad aprile 2023 la quota di entrate di difficile reperimento si attesta al 36,3%, superiore di 2,1 punti superiore alla quota rilevata nello stesso periodo di un anno fa (aprile 2022). Tra le province siciliane a risentire di più di questa criticità sono Enna (52,6% entrate difficili da reperire), Caltanissetta (48,1%) e Ragusa (41,4%).
Nella foto: a sinistra Daniele La Porta, a destra Andrea Di Vincenzo