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Le incredibili performances della Costituente 

[RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO]

Nelle ultime settimane l’opposizione ha regalato alla nostra comunità performances politiche eccezionali e difficilmente eguagliabili. Prima la denuncia alla Soprintendenza, ai Carabinieri ed alla Procura della Repubblica sull’installazione dei bagni mobili posizionati in viale Castello, adiacenti alla piazza dove si svolgono le principali manifestazioni culturali e sociali dell’estate castelbuonese, definiti “scempio” – senza considerare che erano ancora in fase di cantiere – e senza naturalmente tenere conto delle prescrizioni obbligatorie dettate dai piani di sicurezza per la realizzazione dei pubblici spettacoli in piazza Castello, che prevedono tra le altre cose un adeguato numero di servizi igienici in base al numero di spettatori.

Peccato che qualche tempo fa proprio il comitato Le Fontanelle – che oggi anche le pietre sanno essere formato dagli stessi membri della Costituente, parenti o affini – chiedeva a gran voce di utilizzare i “bagni precari” per le manifestazioni pubbliche, in luogo dei bagni pubblici permanenti da realizzare insieme al nuovo teatro. Adesso invece apprendiamo che nemmeno i bagni mobili vanno bene. Per cui delle due l’una: o la Costituente ha evidenti problemi di sdoppiamento della personalità, oppure l’avversione nei confronti dell’Amministrazione comunale e del Sindaco Cicero sono tali da prevalere anche sull’interesse generale, in questo caso lo svolgimento degli spettacoli e degli eventi dell’estate castelbuonese in piazza Castello.

La seconda performance ha messo in luce tutti i limiti di un gruppo politico animato esclusivamente dall’astio personale e senza alcuna connessione con la realtà, al punto da lanciarsi in una contorta e preoccupante analisi dell’ordinanza di revoca temporanea del suolo pubblico in alcune vie e piazze in occasione dei festeggiamenti in onore di Sant’Anna.

Ogni anno, praticamente da sempre e con tutte le Amministrazioni che si sono succedute, in vista dei festeggiamenti della Santa Patrona viene emessa ordinanza di sospensione e revoca temporanea delle concessioni di suolo pubblico che insistono sugli spazi necessari al transito del corteo delle chiavi, del Giro podistico e della solenne processione per consentire lo svolgimento ordinato delle suddette manifestazioni civili, sportive e religiose. Così è sempre accaduto senza alcuna polemica da parte di nessuna forza politica o dei gestori delle attività interessate dal provvedimento, almeno fino a quando gli esponenti della Costituente, dall’alto della loro protervia e integrità morale, non hanno gridato allo scandalo per l’esclusione di Piazza Castello e delle relative attività dall’ordinanza.

Ribadiamo che Piazza Castello, a differenza di altre strade e piazze, è soggetta ai piani di sicurezza sottoposti all’approvazione della Commissione pubblici spettacoli ed alle autorizzazioni della Questura per lo svolgimento delle manifestazioni, eventi e spettacoli, e che pertanto la disciplina degli spazi pubblici e delle relative concessioni deve tener conto di quei piani e delle prescrizioni in essi contenuti. Nello specifico, la revoca temporanea delle concessioni di suolo pubblico in quella piazza è prevista per i grandi eventi quali ad esempio l’Ypsigrock Festival, per consentire il regolare deflusso e le adeguate condizioni di sicurezza, ma non per altre manifestazioni civili e religiose che possono tranquillamente svolgersi in sicurezza anche senza la revoca della concessione, come sempre è stato. Ci chiediamo dunque il perché di questa offensiva scomposta a danno dei gestori di attività private, che subiscono le conseguenze di un attacco dettato non da una specifica esigenza amministrativa né dalla difesa dell’interesse generale, ma soltanto dall’odio politico nei confronti dell’avversario.

La terza e ultima meraviglia è la più incredibile e sorprendente, grazie alla quale abbiamo appreso doti e abilità metereologiche nascoste. Ai dotti e novelli meteorologi della Costituente infatti “viene difficile pensare come (…) a fronte di un inverno molto piovoso in questo paese si parli di parsimonia”. Peccato che lo scorso inverno sia stato tra i più caldi e meno piovosi mai registrati in Europa (fonte Copernicus Climate Change Service e dati ISAC-CNR), a meno che non si considerino le forti precipitazioni che hanno condizionato la stagione primaverile che come è noto non solo non favoriscono l’aumento di portata delle sorgenti (a differenza delle abbondanti nevicate), ma come si è visto contribuiscono ad eventi calamitosi quali frane, alluvioni, esondazioni ecc. Dispiace inoltre che in questo paese, secondo l’opposizione, non si possa parlare di “parsimonia” quando invece il tema del risparmio e del corretto utilizzo delle risorse idriche rappresenta uno degli obiettivi principali dell’Agenda 2030, spesso richiamata dalla Costituente stessa.

Ma, se non fosse sufficiente, la Costituente in modo arrogante e presuntuoso si riserva il diritto di essere l’unico soggetto legittimato in questa comunità a dire cosa si possa o non si possa fare, cosa si possa o non si possa dire. Il Sindaco ha utilizzato il suo profilo personale non per emanare un’ordinanza o un provvedimento amministrativo, ma semplicemente per rivolgere un invito, un “appello alla collaborazione” dei cittadini per utilizzare buone pratiche al fine di non sprecare la preziosa risorsa idrica, informando al contempo la cittadinanza sull’attuale situazione relativa all’approvvigionamento idrico.

Ci si chiede “perché essere ogni anno in perenne emergenza” senza chiedersi come mai, a differenza di altre realtà vicine e meno vicine, l’erogazione è stata assicurata in modo costante e continuo negli ultimi anni, nonostante il peggioramento generale delle condizioni climatiche? Come mai nelle campagne, così come nel centro urbano, l’acqua complessivamente non è mancata? Come mai, a differenza di altre stagioni, non è stato interrotto il servizio o erogato a giorni alterni? Naturalmente i disservizi possono capitare ed i guasti, le rotture e le perdite sono al centro dell’attenzione dell’Amministrazione e degli uffici, ma questo non vuol dire generalizzare gridando ad un’emergenza che non esiste.

Per noi è un vanto gestire direttamente e pubblicamente il servizio idrico integrato, diversamente da quanti (forse anche l’opposizione) vorrebbe consegnarlo ad AMAP o ad altri soggetti. Siamo consapevoli delle difficoltà della gestione diretta, della carenza di personale e risorse per la manutenzione e gli investimenti, si sta cercando di programmare in tal senso, nonostante un PNRR che favorisce esclusivamente le grandi società e multinazionali dell’acqua. Grazie alla strategia condivisa con gli altri comuni del territorio si è riusciti a mettere in sicurezza il percorso di salvaguardia, a intercettare i finanziamenti e a programmare gli investimenti necessari. Ma nel frattempo continueremo a fare tutto il possibile per assicurare un servizio adeguato e dignitoso a tutta la cittadinanza.

Sappiano i tuttologi della Costituente, che al paese serve una maggioranza e un’opposizione che – pur nelle differenze di idee e visioni – contribuiscano all’avanzamento economico, sociale e culturale della comunità. Non servono la superbia e l’arroganza di soggetti astiosi e, politicamente, per giunta scarsi.

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