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Polizzi Generosa. Accoglienza: una comunità che si apre. Numeri e testimonianze. Una poesia. La proiezione del film “Io, Capitano”

Ieri pomeriggio il primo incontro per socializzare l’esperienza fin qui maturata dal progetto di accoglienza SAI voluto fortemente dall’Amministrazione comunale, nei primi sei mesi di attività (altri ne seguiranno a partire dalle scuole).

Da una parte i numeri, che denotano l’impatto positivo nell’economia locale in appena solo 6 mesi. Dall’altra le testimonianze degli operatori e degli ospiti.

I numeri.

– 17 persone accolte, di cui attualmente presenti 12 (tre nuclei di famiglie tunisine). 8 i nuovi residenti a Polizzi

– 14 operatori impegnati di cui 12 polizzani (in atto per un costo di €. 36.309)

– 6 abitazioni affittate per un costo di €. 14.284

– attività commerciali coinvolte per €. 20.819

Poi, le testimonianze. Toccante, quella di Mohamed Firas Bettem che, in perfetto italiano (perfezionato qui a Polizzi grazie alle professoresse Di Fiore e Zafarana) ha letto e commentato una sua poesia, L’Angelo dell’umanità ferita.

“Sono l’ innocenza, sono l’infanzia, sono l’angelo africano che è nato

nell’inferno della guerra, nella povertà, nella carestia, nella miseria

e nell’ingiustizia.

Ho attraversato il deserto e ho visto ogni tipo di umana sofferenza.

Mentre immaginavo un sogno molto bello:

una casa, una famiglia equilibrata, un’istruzione e una buona salute,

Sono stato portato su di una barca fatta di legno e speranze,

sulle acque del Mediterraneo.

Ho parlato al mare affinché mi facesse giungere sulle rive di un mondo da sogno,

dove avrei potuto ritrovare la mia anima, che credevo essere perduta.

All’improvviso ho scoperto che il mare è il mio ultimo rifugio

ed un cimitero per i miei fratelli.

L’alto mare e le vaste onde del Mediterraneo circondavano

me e tutti i miei fratelli che ricordo nei sogni,

ed essendo ancora in vita ho detto: “Ciao, sono arrivato , sono sopravvissuto”.

Mentre riascolto ancora le loro voci

essi riprendono vita nel mio cuore, ancora dicono:

”Aiuto, aiuto ! Sto morendo….”

Sento l’ Angelo dell’umanità, che esclama:

“non c’è odio dove c’è amore,

dove sono coloro che chiamiamo nostri fratelli nell’umanità ?”

“La storia è sempre veritiera,

Chiedi alla storia di me per sapere chi sono.

Sono l’Angelo dell’umanità ferita, che invoca a gran voce:

giustizia, amore, fratellanza e pace!”

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