[Riceviamo e pubblichiamo]
Già da qualche giorno, sulla stampa siciliana si ragiona a vario titolo degli aumenti del materiale scolastico e del costo dei libri.
I Giovani Comunisti/e, e con loro il Partito della Rifondazione Comunista della Sicilia, intervengono ricordando come l’aumento dei prezzi per i corredi e i libri sia qualcosa di facilmente prevedibile dato che frutto di meccanismi automatici su cui occorreva intervenire prima e per tempo.
Ora e solo ora molti, compresa certa politica, sembrano accorgersi degli automatismi liberisti che portano quasi necessariamente agli aumenti dei prezzi per l’incombente inizio dell’anno scolastico.
Cercare facili colpevoli da additare è uno sport a costo zero, in sé, però, sostanzialmente inutile.
Taluni vorrebbero scaricare la responsabilità del levitare dei prezzi dei testi scolastici solo sugli insegnanti, altri solo sulle classi editrici.
La verità probabilmente è che sono i meccanismi che regolano il settore e la scelta dei testi che vanno aggiornati e modificati.
Ciascuno guarda il problema solo da un angolo di visuale, impedendo così di fatto di comprendere il quadro d’insieme e senza che così si possa intervenire efficacemente sul problema.
Serve un vero, radicale cambiamento nei modi che portano alla scelta dei libri di testo e con questi dei controlli sulla determina dei prezzi senza dimenticare, che occorre anche rafforzare meccanismi come quelli da parte del Ministero e dell’Istruzione del Merito, per tramite delle Istituzioni scolastiche, della concessione in comodato d’uso dei libri di testo o anche di scelte come quelle dell’auto-produzione consortile dei libri di testo da parte di network di Istituti statali.
Se poi in Sicilia lo sforamento dei tetti imposti è stato, come si legge da molte parti, un fenomeno che ha riguardato circa il 70% degli Istituti occorrerà intervenire determinando meccanismi che, in Sicilia come altrove, impediscano che qualcosa di simile accada di nuovo.
In attesa di tutto ciò, sempre ammesso che il Governo abbia voglia e modo d’intervenire organicamente, invitiamo i giovani, le famiglie a mettere in campo forme di autotutela economica come la realizzazione di mercatini locali dell’usato, ricorrendo, quindi, più spesso, ad acquisti di libri di seconda mano, contando altresì, sulla comprensione dei docenti se, per motivi economici, le famiglie degli studenti, non potessero acquistare tutti i testi indicati e/o consigliati.
Viviamo un momento difficile, determinato, per non poche famiglie, in Sicilia come altrove, dalla sospensione del reddito di cittadinanza, vera iattura per tante delle famiglie più svantaggiate allo smembramento dello stato sociale.
Di fronte a tutto ciò occorre non dimenticare mai che l’Istruzione è un diritto a cui i cittadini non devono rinunciare al di là della propria disponibilità economica o appartenenza di classe.
Tocca allo Stato per tramite del Governo intervenire anche economicamente in aiuto di tutti i propri cittadini studenti.
Andrea Russo, GIovani Comuniste/i Sicilia
Fabio Cannizzaro, Responsabile Dipartimento Scuola e Cultura della Segreteria regionale della Sicilia
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea