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San Gandolfo a Cefalù. Non era mai accaduto prima. Un fatto storico di straordinaria unicità

[DALLA PAGINA FACEBOOK DEL COMUNE DI POLIZZI GENEROSA]

L’urna contenente le spoglie mortali di San Gandolfo, non era mai uscita prima da Polizzi Generosa.

Nei 703 anni dal loro ritrovamento questa è la prima unica e sola volta.

Dal 1320, quando, narra la leggenda, una signora sconosciuta riuscita a entrare chissà come nonostante le porte chiuse, indica dove scavare e dove, guidato dal profumo del gelsomino che si espanse dappertutto, furono esumati i resti del Corpo mortale del Santo lì in fondo alla navata della Chiesa Madre per essere prima lavate con acqua, poi con vino ai piedi dell’altare, quindi, custodite preziosamente, non era mai successo prima.

Perciò uno straordinario evento storico cui hanno avuto la possibilità di assistere gli ignari cittadini cefaludesi e i tanti turisti presenti che, sorpresi, hanno ammirato con stupore la magnificenza dell’Urna argentea del Santo realizzata da Andrea di Leo che dal 1549 ne accoglie le spoglie, successivamente ampliata con la testa, modellata proprio sulla reliquia del cranio di San Gandolfo, realizzata nel 1579 e, nel 1632, anche con il busto del Li Muli, allievo del Gagini, i quali, posti sull’urna, fanno dell’intero manufatto un’opera di struggente e tenera bellezza.

Mai lasciato per un solo attimo dai polizzani, che in tanti hanno partecipato accogliendo l’invito del Parroco, è stato inaugurato l’anno pastorale della Diocesi, voluto in questa veste e aperto dal Vescovo di Cefalù.

Davvero un momento di rara partecipazione emotiva, tanto religiosa quanto popolare.

La conclusione della celebrazione da parte del Vescovo con il classico “Evviva San Gandolfo”, lì ai piedi del volto del Pantocratore a benedire tutti i presenti, è stato il tripudio, non solo e non più soltanto dei polizzani, ma dell’ intera cattedrale stracolma di fedeli di tutta la diocesi.

Da Sindaco, un onore essere stato presente alla processione e alla celebrazione insieme all’Amministrazione comunale e ai tanti cittadini accorsi in massa.

Un grazie all’ampio e ben documentato servizio fotografico di Gandolfo Sapienza che ha reso testimonianza dell’ evento.

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