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Solite disattenzioni difensive. Il Palermo pareggia 3-3 a Como

Partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre. Avvio tutto rosanero che già al primo minuto sfiora il gol con Marconi, servito da Di Francesco, che di testa manda fuori di poco, segnatevi questo nome perché se non portiamo a casa tre punti la “colpa” penso che la sentirà addosso soprattutto lui. Si va avanti e dopo un paio di buone verticalizzazzioni al minuto 16 arriva l rete del vantaggio del paleermo di Di Francesco, servito al bacio da Gomes: uno a zero Palermo che pare avere in mano il gioco, a mio avviso il miglior primo tempo di tutta la stagione. Ventisettesimo minuto di gioco e Insigne vede stamparsi sulla traversa la specialità della casa, sinistro a giro che il portiere del Como pizzica quel poco che serve per toglierlo dallo specchio della porta, non c’è niente più da segnalare e si va a riposo con il Palermo in vantaggio per uno a zero (il Como non tirerà in porta per tutto il primo tempo e l’unico gol di scarto sta molto stretto ei rosanero).
Pronti via, si riparte e l’inedita coppia di centrali del Palermo decidono di prolungare il riposo, risultato, due svarioni e due gol presi, del resto sono dieci partite di fila in cui non siamo contenti. Se non ci facciamo del male da soli (assurdo), cambiano i nomi in difesa ma due – tre svarioni pare che li abbiano messi sul contratto, Cutrone al 45esimo e non ricordo l’altro appena entrato, 2 -1 Como.
Adesso la squadra di casa ci crede e ci prova soprattutto con i nuovi entrati, ma a segnare è di nuovo il Palermo con il dottor Segre al minuto62, sempre di testa, ormai la sua specialità, 2 – 2.

69esimo arrivano i cambi, Di Mariano per Di Francesco e Vasic per Henderson, io personalmente non capisco né uno è né l’altro, infatti iniziamo a soffrire maledettamente a centrocampo, Di Mariano e Vasic non pervenuti. Minuto 77 esce un buon Gomes, ma che iniziava a sentire probabilmente peso alle gambe per fare spazio a Stulac. Ed è proprio di Stulac la punizione pennellata per la testa di Graves al suo primo gol stagionale, il Palermo torna a crederci e sul risultato di 2 – 3 manca ancora la frittata sul tabellino ed infatti ci pensa Marconi che rifila un pugno in piena area di rigore all’avversario di turno, var che richiama l’arbitro al monitor, rigore per il Como al 91esimo che Verdi non sbalia, Pigliacelli da una parte e pallone dall’altra.

Finisce così, con l’ennesima beffa della stagione, altri 2 punti persi nel corso del recupero, finisce 3 a 3 una gara giocata a viso aperto e che il Palermo poteva vincere, adesso il 26, giorno di Santo Stefano, arriva la Cremonese al Barbera, nella speranza di chiudere l’anno con una vittoria, aspettando quei 3 – 4 colpi spoilerati dalla società.
Forza Palermo.

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