Aggiornato al
Aggiornato al

Vespa Club, da Castelbuono alla conquista dell’Etna

E ci risiamo, col Vespa Club Castelbuono siamo sempre punto e a capo, non finisce un viaggio, non termina un’avventura che eccone già un’altra pronta per essere affrontata. Nuovi tragitti, nuovi confini, nuovi chilometri attendono i temerari vespisti castelbuonesi.

Ed ecco che in questa occasione, 14 riders da 10″ hanno puntato il dito sul vulcano, su quel monte maestoso che dalla piana di Catania si erge sù fino in cielo.

Il tragitto prevede di percorrere la strada statale 120, la Madonie – Etna, una delle più vecchie rotabili siciliane che si inerpica su fino a quota 1000 e da li prosegue per 150 km circa attraversando le province di Palermo, Enna e Catania, fino ad arrivare ai piedi dell’Etna a Randazzo.

Ad attenderci però c’era lei, non la lava, ma la pioggia degli Dei che a modo loro voleva rendere ostica la scalata sul monte dei monti, ma noi Vespisti non ci siamo certo dati per vinti e siamo riusciti, non senza difficoltà, a raggiungere quote impensabili per chi va ancora a miscela, e a strappare piccoli massi di lava fredda che non sono ricordi ma bensì Trofei da mostrare orgogliosi agli amici.

Una volta raggiunta la quota siamo rientrati a Belpasso dove la pioggia aveva lasciato il passo ad un caldo umido e noi ci siamo rilassati facendo un giro panoramico con aperitivo per poi dirigerci alla magnifica cena al ristorante Sfizi di Sicilia, detto LASVEGAS, passando una serata di relax come giovani spensierati andando a letto a tarda ora. Domenica giornata di rientro. Si è scesi giù fino a quota 0 dalla bellissima statale 116 che da Randazzo passa per Floresta e scende fino a Capo D’Orlando. Togliendo i giubbotti per percorrere così la SS 113 baciati dal sole che ci ha accompagnati per tutto il ritorno. Sosta a Sant’Agata di Militello per un pranzo oseremo dire nuziale per la durata e la quantità di cibo. Alle 16.30 circa ci siamo rimessi sulle Vespe continuando sulla via del rientro a casa, dove ad aspettarci con ansia abbiamo trovato altri amici che purtroppo non sono potuti venire con noi e con loro abbiamo fatto la ormai consueta foto ricordo davanti lo skyline all’ingresso del paese.

Lì i saluti finali per questi due giorni intensi e carichi di emozioni, amicizia, chilometri e passione per la 2 ruote più famosa e simpatica di tutte. Ma non c’è nemmeno il tempo di metter la testa sul cuscino che già si pensa alla prossima avventura.

Condividi

il giornale di Castelbuono e oltre

Il giornale di Castelbuono e oltre