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Ypsigrock 2026, Joanna Gniady firma l’artwork della 29esima edizione

L’illustratrice polacca interpreta un nuovo folklore pop tra mito, territorio e immaginazione

Le date della prossima edizione di Ypsigrock Festival erano state annunciate già mesi fa: si svolgerà dal 6 al 9 agosto 2026, nel consueto borgo di Castelbuono (in provincia di Palermo), immerso nel Parco delle Madonie, in Sicilia. Ora, l’associazione Glenn Gould che lo organizza svela l’artwork che caratterizzerà il nuovo capitolo della storia del primo boutique festival italiano, che lo porta ad approcciarsi al traguardo del suo trentennale.

L’opera è firmata dall’illustratrice polacca Joanna Gniady che, con la sua immaginazione visionaria, dà forma all’universo visivo di Ypsigrock Festival 2026, intrecciando mito e contemporaneità in un bestiario magico delle Madonie.

Radicato nel territorio e sospeso tra sogno e ironia, l’artwork unisce elementi reali e mitologici in una narrazione che reinventa il folklore siciliano attraverso un linguaggio pop, surreale e vibrante.

È una visione psichedelica e simbolica della Sicilia, che non si accontenta dei cliché da cartolina: un luogo che muta, respira, immagina e continua a trasformarsi.

Per l’ideazione della sua visione su Ypsigrock, Joanna Gniady ha lavorato negli ultimi mesi in stretta collaborazione con Marcella Campo, direttrice creativa del festival, che ha coordinato l’intero processo artistico.

«Ci avviciniamo al nostro trentesimo anno, un traguardo importante – spiega Marcella Campo – e sentivamo l’esigenza di farlo in modo deciso ma giocoso, fermo e allo stesso tempo frizzante. È così che immaginiamo debbano essere vissuti i grandi passaggi: con consapevolezza, ma senza perdere la voglia di mettersi in gioco. Da qui, la scelta di affidare l’opera a Joanna Gniady, il suo tratto minimalista ma super bold, ironico ed energico, pieno di pattern dal carattere forte, ci sembrava perfetto per incarnare lo spirito di questo passaggio.»

Al centro dell’illustrazione domina una creatura-totem, con un solo grande occhio al centro della fronte, ispirata ai Ciclopi siciliani della mitologia greca (Bronte, Sterope e Arge). «Mentre prendeva forma, le abbiamo anche dato un nome: Rosheen – continua Marcella Campo – Rosheen è una custode primordiale, un simbolo di visione e presenza, capace di collegare il mondo arcaico della roccia e del fuoco con il presente elettrico del festival, lei è il perno dell’artwork sia visivamente che simbolicamente.» Attraverso il suo sguardo deciso e magnetico, Ypsigrock torna a essere ciò che è sempre stato: un luogo di metamorfosi, dove ciò che accadrà si attende nel solco del ricordo, perché il futuro è già nostalgia.

Accanto a lei emergono due Teste di Moro, icone dell’artigianato e della cultura siciliana, qui reimmaginate come compagni e guardiani delle storie e delle emozioni che il festival custodisce da quasi trent’anni.

A tessere il tutto c’è il Basilisk – che passa dall’essere il mostro medievale del mito, re dei serpenti, alla sua metamorfosi locale, il fungo basilisco (Pleurotus nebrodensis), rarità delle Madonie. Nel passaggio da creatura letale a fungo delicato e prezioso ritroviamo l’alchimia che anima Ypsigrock: trasformare ciò che è inaspettato in nuova energia creativa.

«Essendo perdutamente innamorata sia della musica che della Sicilia, quando mi è stato chiesto di illustrare Ypsigrock 2026 ho avuto la sensazione di aver vinto una sorta di lotteria cosmica – confessa  Joanna Gniady – il mio taccuino è letteralmente impazzito, si è riempito di Teste di Moro drammatiche, basilischi mezzi addormentati e una creatura fantasmagorica fatta interamente di suono, a metà tra una melodia e un miraggio. Volevo catturare la magia dell’isola, il calore, il ritmo, il caos alimentato da litri di espresso che fa vibrare ogni cosa esattamente come dovrebbe vibrare la vita. In sostanza, una lettera d’amore disegnata sotto il sole con matite molto, molto rumorose.»

Così, tra palme, funghi, gelsomini, ciclopi, teste di moro e serpenti danzanti, l’artwork di Ypsigrock 2026 diventa un piccolo bestiario magico delle Madonie, in cui ogni elemento osserva, cresce e muta forma. Una mitologia nuova che fonde territorio, memoria e immaginazione per definire un nuovo folklore pop, che narra di un luogo che cambia restando fedele al proprio spirito fanciullesco. 

È una dichiarazione d’amore alla Sicilia più misteriosa e fertile, che continua a reinventarsi – esattamente come la musica che ogni estate risuona tra le montagne del Parco delle Madonie durante il festival.

Ypsigrock tornerà dunque, tra il 6 e il 9 agosto 2026, per risuonare nelle sue consuete e affascinanti venue, nel cuore dell’incantevole borgo di Castelbuono. La direzione artistica è già al lavoro sulla line-up, che anche nella prossima edizione porterà sui palchi del festival proposte esclusive, scelte ricercate, debutti molto attesi, prime assolute ed esibizioni uniche in Italia. Un’identità che trova la sua massima espressione nella celebre Regola dell’Ypsi Once, cifra distintiva del boutique festival dell’estate italiana, che da sempre garantisce a ogni edizione un’esperienza irripetibile.


Joanna Gniady – Biografia essenziale

Joanna Gniady è un’illustratrice polacca, di base a Wroclaw, che lavora a livello internazionale tra editoria, cultura, moda e pubblicità.

Il suo stile audace e giocoso, unito a una forte inclinazione per la narrazione visiva, ha dato vita a collaborazioni con Opéra National de Paris, Netflix, The Guardian, ELLE Italia, Sephora e molte altre realtà globali. Pur lavorando principalmente in digitale, continua a trovare un piacere insuperabile nello sporcarsi le mani con colori freschi e inchiostro cinese.

joannagniady.com  | https://www.instagram.com/joanna.gniady/ 


Ypsigrock oltre il festival: curatele internazionali e nuovi riconoscimenti

Negli ultimi mesi, Ypsigrock ha continuato a espandere il proprio orizzonte creativo oltre i confini del festival, consolidando il suo ruolo di realtà culturale di riferimento nel panorama indipendente europeo.

Dopo aver incantato Piazza Castello nell’edizione 2024, i Beach Fossils sono stati protagonisti a New York di un progetto di curatela firmato Ypsigrock, realizzato per il debutto internazionale di Fiasconaro, azienda castelbuonese, eccellenza dolciaria rinomata in tutto il mondo che ha aperto un pop up store nel cuore di SoHo. Il dj set esclusivo firmato dai Beach Fossils, band di culto della scena indipendente americana, di casa a Brooklyn e protagonista dell’edizione 2024 di Ypsigrock Festival, ha segnato un simbolico ponte tra Castelbuono e la Grande Mela, celebrando il dialogo tra creatività siciliana e linguaggi globali. Questa attivazione artistica rappresenta un nuovo capitolo della partnership tra Fiasconaro e Ypsigrock, consolidata nell’edizione 2025 del festival, con il sostegno all’intervento di video mapping architettonico firmato dall’artista italo-americana ionee Waterhouse, che ha trasformato la facciata dell’ex carcere in Piazza Margherita di Castelbuono, luogo simbolo del brand Fiasconaro, in uno spettacolo immersivo di glitch art, visioni AI-generated e iconografie simboliche.

Sempre in ambito curatoriale, Ypsigrock è stato invitato come guest curator internazionale all’edizione 2025 di Fifty Lab Music Festival 2025, lo showcase festival belga dedicato alle nuove tendenze europee e andato in scena proprio negli scorsi giorni. Per questa occasione, Ypsigrock ha scelto di presentare i Santamarea, già protagonisti nel 2023 della rassegna Orbita, format satellite di Ypsigrock, e oggi una delle realtà italiane più promettenti grazie al loro sound che unisce post-rock, suggestioni mediterranee e un’intensità teatrale di rara potenza.

Sul fronte dei riconoscimenti internazionali, anche quest’anno Ypsigrock è nuovamente in corsa agli European Festival Awards, il premio più prestigioso per i festival europei, nella categoria Best Small Festival, dedicata ai migliori boutique festival d’Europa. È possibile sostenere Ypsigrock  votando fino al 20 novembre 2025 al seguente link:  https://ypsi.link/EFA25

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