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Lettera aperta del sindaco Cicero: «Affidato l’incarico per la revisione della toponomastica. Lancio una riflessione per rinominare alcune strade del centro»

Cari cittadini,

una delle criticità che ha coinvolto l’Amministrazione Comunale in questi anni è stata la gestione della toponomastica urbana ma sopratutto quella extraurbana.

Considerando inoltre il continuo cambiamento dei postini dell’Ufficio Postale, tutto ciò ha provocato notevoli disagi nel recapitare la posta.

Consapevoli di questa problematica, quest’anno, abbiamo deciso di incaricare un’azienda specializzata IMMEDIA S.p.A per la revisione e il rifacimento della toponomastica e della numerazione civica urbana e extra urbana.

Questo intervento permetterà, nel giro di qualche mese, di avere tutta la toponomastica aggiornata, con il caricamento dei dati che consegneremo agli organismi e alle altre istituzioni che utilizzano la corretta toponomastica per informare e rintracciare i cittadini.

Questa è anche l’occasione per sanare tutte quelle strade che abbiamo rinominato e che attualmente non trovano riscontro né all’anagrafe né nelle altre istituzioni. È fondamentale eliminare le discrepanze tra il nome reale della strada e quello che viene tradizionalmente utilizzato.

Colgo l’occasione di questo importante intervento per proporre una riflessione su alcune strade che, a mio parere, dovrebbero essere rinominate. Infatti, è incredibile che abbiamo ancora strade e piazze con i nomi di principi, re o regine che poco hanno dato alla nostra comunità, alla crescita economica e sociale del nostro paese, mentre uomini e donne che hanno contribuito significativamente alla crescita sociale, economica e culturale della nostra comunità non hanno strade intitolate a loro o sono relegate in strade secondarie del nostro centro urbano.

A tal proposito, vorrei fare alcune proposte:

  • Rinominare l’attuale Corso Umberto in “Via Mariano Raimondi”, (Sindaco che guidò l’ Amministrazione comunale nel 1920 e si impegnò per l’acquisto del Castello con una raccolta popolare, sfidò gli interessi privati per affermare gli interessi pubblici).
  • Rinominare l’attuale Via Vittorio Emanuele in “Via Cristoforo Carabillò”, partigiano pluridecorato da parte della Repubblica Italiana.
  • Rinominare l’attuale Via Mariano Raimondi in “Via Aldo Moro” (politico che è stato trucidato dalla barbaria del terrorismo e non solo, bruciando un processo di dialogo e confronto fra le due grandi famiglie politiche presenti nella scena politica italiana del ‘900 Partito Comunista e Democrazia Cristiana).
  • Rinominare l’attuale Via Paradiso in “Via Enrico Berlinguer” (leader politico che seppe dare autonomie e collocare nel solco delle Democrazie e della Repubblica, il più grande Partito Comunista d’Europa, capace di condannare le atrocità perpetrate dal blocco politico che si rifaceva all’Unione Sovietica e alla Cina), a partire dall’incrocio con Via Cristoforo Carabillò a salire fino in Via Nicasio Mogavero, mentre il tratto che va dall’incrocio di via Cristoforo Carabillò a piazza San Leonardo rimane via Paradiso
  • Rinominare l’attuale Via Principe Umberto in “Via Lucio Spallino”, ex Assessore del comune di Castelbuono, esponente politico che incise in modo positivo nelle scelte amministrative e politiche degli anni ’80 e ’90 fino alla sua prematura scomparsa, proponendo delle politiche amministrative che mettevano al centro il rispetto dell’ambiente, del territorio e la valorizzazione del patrimonio monumentale e culturale della nostra Castelbuono.

Il ricordo dei Savoia rimarrebbe in Piazza Margherita, il luogo più importante per la vita sociale e culturale del nostro paese, dove ogni giorno si svolge l’agorà sia dei cittadini di Castelbuono che delle centinaia di visitatori che ci vengono a visitare giornalmente.

Invito inoltre, chi fosse a conoscenza di anomalie attinenti alla toponomastica o di incongruenze della stessa, a sottoporle all’attenzione dell’Amministrazione comunale entro le prossime settimane.

Dopo il lavoro che sarà svolto dall’azienda incaricata, sarà difficile pensare di sostituire nuovi nomi alla toponomastica appena realizzata.

Grazie per la vostra attenzione e collaborazione.

Cordiali saluti,

Il Sindaco

F.to Sig. Mario Cicero

Medaglia d’argento al valor militare “alla memoria” per il sottotenente Cristoforo Carabillò

Il 16 dicembre 2024 con nota da parte del Ministero della Difesa -Direzione generale del Personale Militare, viene comunicato al nostro Ente che, con decreto del Presidente della Repubblica del 13 maggio 2024 veniva conferita la Medaglia d’Argento al Valor Militare “alla memoria” del Sottotenente Carabillò Cristoforo. Nato a Castelbuono, nel 1917, fucilato a Reggio Emilia il 3 febbraio 1945, Tenente dei Bersaglieri.
Al momento dell’armistizio era ufficiale in servizio alla Caserma dei Bersaglieri di Scandiano (RE). Nel 1943 diserta dall’esercito e si unisce alle Brigate partigiane in Emilia Romagna. Partecipa a diverse azioni di contrasto il sistema nazifascista. Viene catturato, torturato e il suo silenzio nel non denunciare i suoi compagni e l’attività della brigata partigiana a cui partecipava, lo portano ad essere fucilato. Fu inquadrato in una formazione delle Squadre di Azione Patriottica con l’incarico di segretario del Comando unificato di settore. Quando la Liberazione era ormai imminente “Cris” (questo il nome di battaglia di Carabillò), fu intercettato nei pressi del Caffè Boiardo di Scandiano da una pattuglia della GNR. Incarcerato il 27 dicembre 1944, restò in carcere sino a che i fascisti non lo prelevarono con altri tre resistenti caduti nelle loro mani. “Cris” fu fucilato all’altezza di via Porta Brennone (per rappresaglia dopo il ferimento di cinque poliziotti avvenuto il giorno prima in corso Garibaldi), con Sante Lusuardi (nome di battaglia “Dario”), Dino Turci “Ercole” di Correggio, Vittorio Tognoli “Marco” di Scandiano. I loro cadaveri vennero lasciati sul posto, riversi sulla neve, per alcuni giorni. Castelbuono nell’anno 2024 ha titolato l’ultimo tratto di strada che collega da piazza Minà Palumbo a via Padre Gaetano Tumminello, in ricordo di questo valoroso uomo che sacrificò la propria vita per la libertà e la giustizia. Il conferimento della Medaglia d’Argento al Valor Militare rappresenta un ulteriore sostegno alla proposta, avanzata in una lettera aperta a firma del Sindaco, di intitolare l’intera via Vittorio Emanuele – da Piazza Matteotti a Via Padre Gaetano Tumminello – al valoroso concittadino Cristoforo Carabillò. Questo gesto vuole rendere il giusto tributo a un uomo che sacrificò la propria vita per la libertà del popolo italiano, un eroe a cui tutti noi dobbiamo eterna gratitudine per il suo inestimabile sacrificio.

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il giornale di Castelbuono e oltre

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