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Castellana Sicula, editore non paga giornalista: condannato in primo grado

Nella sua qualità di editore non aveva pagato un giornalista. Così il giudice monocratico del Tribunale di Termini Imerese, Rossella Celestri, in conforme accoglimento della richiesta del pubblico ministero, ha condannato Vincenzo Lapunzina, 52 anni di Castellana Sicula, per il reato di insolvenza fraudolenta a tre mesi di reclusione e 2.500 euro di spese legali, oltre al risarcimento dei danni alla parte civile che si è costituita mediante l’avvocato Giuseppe Minà.

Lapunzina era editore del giornale on-line Il Caleidoscopio delle Madonie. Per sei mesi non aveva pagato un suo cronista, che nonostante ciò aveva continuato a lavorare avendo creduto che si trattasse di un semplice ritardo. Lapunzina, infatti, gli aveva inviato, fra i tanti, il seguente sms di rassicurazione: “Come ti ho scritto nella mail hai ragione! Entro fine anno riceverai le tue spettanze… la rete commerciale si metterà in moto da lunedì (finalmente!)… continua a darci fiducia”.

Tuttavia, a detta del cronista, erano seguite numerose promesse mai mantenute, fino a quando nel gennaio del 2018, stanco delle giornaliere parole, aveva sporto denuncia dai carabinieri, cui è seguito il decreto di citazione a giudizio a carico del Lapunzina da parte del sostituto procuratore Annadomenica Gallucci, in quanto, come si legge nel capo d’imputazione, “contraeva un accordo con proposito di non adempierlo, consistente nel conferirgli l’incarico professionale di scrivere degli articoli”, affermando “falsamente di essere in grado di far fronte agli impegni assunti, promettendogli più volte il pagamento, dissimulando il proprio stato di insolvenza”, nonostante “risultava fallito, aveva subito la vendita di tutti i beni ed aveva un conto corrente estinto”.

Nella foto l’avvocato Giuseppe Minà

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