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Diritti e informazione, da Longarone a Lampedusa nel nome di due giornaliste: Tina Merlin e Cristiana Matano

«Oggi è una giornata importante per il giornalismo che difende i diritti quelli sociali e quelli umani. Ed è qui a Longarone in questa cornice che voglio lanciare un link, un’alleanza fra il Premio Fnsi Tina Merlin e il Premio Cristiana Matano, giunto alla sua 8. edizione, che si tiene a Lampedusa ed è organizzato dall’associazione Occhiblu. Con una doppia finalità: esportare l’esempio della cronista bellunese e valorizzare l’informazione che fa e si fa comunità».

Così la segretaria generale della Federazione nazionale stampa italiana, Alessandra Costante, sabato 16 dicembre, in Municipio a Longarone, in una sala consiliare gremita ha annunciato l’alleanza fra i due eventi, uno nazionale e l’altro internazionale, nel nome e nell’eredità professionale e civile di due giornaliste.

In platea, insieme a tanti cronisti, c’erano anche Filippo Mulè e Rosario Mazzola, il primo direttore del Premio Cristiana Matana, che sono partiti appositamente da Palermo per essere presenti al battesimo del Premio Tina Merlin. Un regalo davvero inaspettato e quindi ancora più gradito.

«Tina Merlin tra i tanti lasciti professionali, ci ha affidato quello di fare ed essere squadra – ha aggiunto Monica Andolfatto, componente della giunta Fnsi con delega alla Formazione – e di sicuro riusciremo tra Longarone e Lampedusa a costruire traiettorie di crescita e di sviluppo per contrastare precariato, bavagli, superficialità, stereotipi e luoghi comuni».

Entusiasta del progetto anche il sindaco di Longarone e presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin: «Noi ci saremo. L’informazione di qualità che parla alla gente e sta tra la gente è un bene pubblico. Servono giornaliste e giornalisti preparati, formati, sensibili».

Foto: da sinistra Padrin, Costante, Mulè

Da www.sindacatogiornalistiveneto.it

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