Sabato 18 novembre 2023 è in programma la finale della trasmissione di Canale 5  “Tu si que vales” dove tra i protagonisti è atteso il giovane musicista di Cefalù Samuele Palumbo.

La quinta puntata dello spettacolo di talenti della rete ammiraglia di Mediaset ha visto la partecipazione del giovane talento cefaludese Samuele Palumbo. Davanti alla giuria formata da Rudy Zerbi, Maria De Filippi, Luciana Littizzetto e Gerry Scotti, il ragazzo di soli 12 anni si è presentato come primo violino dell’Orchestra giovanile del Teatro Massimo di Palermo. “Studio il violino da sei anni e frequento il Conservatorio di Palermo – ha raccontato prima di esibirsi – La musica è una mia passione, ma a casa mia è sempre stata presente perché mia madre è una cantante”.

Il giovane violinista, ispirato da David Garrett, ha presentato un medley durante l’esibizione. Ha suonato “Viva la vida” dei Coldplay, “Bloody Mary” di Lady Gaga e ha concluso con una versione moderna del “Can Can” di Jacques Offenbach. Durante la performance, Samuele Palumbo ha perso il microfono e Gerry Scotti ha scherzato chiedendo il rimborso ai genitori del ragazzo che erano in lacrime dietro le quinte.

La sua esibizione è stata accolta da grandissimi applausi e complimenti dalla giuria. Rudy Zerbi si è complimentato con il ragazzo, affermando che “la tua passione è un sentimento bellissimo che fai trasparire con la tua musica”. Luciana Littizzetto, invece, ha detto che “sei un ragazzino molto emozionante, non c’è che dire”.

Samuele Palumbo è cresciuto con la musica grazie alla madre, una cantante, e ha iniziato a suonare il violino all’età di soli sei anni. Nel corso degli anni ha frequentato il Conservatorio di Palermo, diventando così un eccellente violinista e componente della “Kids Orchestra” del Teatro Massimo di Palermo.

La sua partecipazione a “Tu sì que vales” è stata molto apprezzata dal pubblico che lo ha visto come una propria rappresentanza nella musica classica nel panorama di talent show televisivi. La sua chitarra, come ha detto lui, è uno strumento che fa “volare la mente” e permette alle persone di esprimere se stesse senza dover usare le parole.