Giorno 10 Giugno il Consiglio Comunale di Castelbuono sarà chiamato a pronunciarsi sulla delibera per il ritiro della cittadinanza onoraria al Mussolini Benito, capo del governo fascista negli anni del ventennio, che si è reso responsabile di tante atrocità. Per tale ragione sembra giusto, doveroso come comunità di Castelbuono, che ha sempre ripudiato qualsiasi forma di violenza e di sopraffazione, revocare la cittadinanza onoraria, considerato che la nostra comunità ha sempre operato per la Pace e la libertà dei popoli. Revocare la cittadinanza onoraria, a mio parere, è un atto di serietà politica, infatti, non riesco a comprendere l’atteggiamento di alcune persone che pensano di dover difendere quella fase politica che vedeva una dittatura, attuare leggi razziali, pianificare l’isolamento financo l’uccisione degli avversari (assassinio Matteotti) o la messa in carcere o al confine ( Gramsci o Pertini). Mi riferisco a persone anche giovani, che hanno un ruolo politico all’interno del centrodestra, che difendono questa posizione, assumendosi una responsabilità che a mio parere non si devono assumere. Sarebbe interessante capire, a partire dal Presidente del Consiglio dei Ministri, a Deputati, o Senatori, che cosa c’entra loro col fascismo, con le leggi razziali, con le deportazioni che ha fatto Mussolini, con il fatto che Mussolini ha mandato al massacro centinaia, migliaia di italiani in guerre assurde in giro per il Mondo. Lo stesso vale per alcuni esponenti del centrodestra di Castelbuono, e in particolare per i giovani, che cercano di difendere le posizione del dittatore fascista che ha emanato le leggi razziali, che ha accettato i campi di concentramento, che ha permesso agli squadroni della morte e a strutture parallele dell’apparato dello Stato, di poter massacrare e uccidere chi non la pensava come loro, vedi l’uccisione dell’Onorevole Matteotti che si era permesso di denunciare questo atteggiamento in Parlamento. Ritengo che la comunità di Castelbuono tutta, non soltanto una parte, non soltanto quelli che sono di sinistra o di centro, deve sostenere questa iniziativa, perché si dà un segnale forte in un momento, come quello che sta vivendo il Mondo, dove purtroppo i sistemi democratici sono in crisi. Infatti, stanno sempre di più prendendo potere i sistemi che vedono un uomo solo al comando, con i parlamenti e i partiti assoggettati al loro potere, che permettono loro, di decidere in modo autoritario le sorti del loro popolo e i rapporti con gli altri stati. Pretendendo di avere un ruolo determinante nelle scelte strategiche del Mondo, le dittature, i poteri forti come quello che c‘è in in Russia, Iran, o Iraq, come quello che c‘è in Israele o in Turchia e Ungheria cioè quella realtà, dove si stanno decidendo o si stanno attuando delle politiche che servono soltanto a creare guerre, violenza, disparità e delle situazioni abbastanza delicate per la dignità e per la libertà degli uomini. Ecco che sento l’esigenza di invitare la comunità di Castelbuono ad avere un percorso condiviso nel decidere di togliere la cittadinanza onoraria a Mussolini, cittadinanza che fu data, perché si viveva in una stagione politica, un contesto storico e culturale ben preciso. Oggi, il riconoscimento non ha più ragione di esistere. Ritengo che la comunità di Castelbuono debba simbolicamente revocare questo riconoscimento a una persona già deceduta, inviando un chiaro segnale di legalità, libertà e pace. Come comunità, abbiamo il dovere morale di tendere la mano ai popoli che oggi soffrono e si trovano in situazioni delicate dal punto di vista democratico. Sono fermamente convinto che questo gesto onori ognuno di noi e trasmetta chiaramente il messaggio che noi, castelbuonesi, non accetteremo mai che qualcuno imponga le proprie scelte e volontà attraverso la violenza e l’oppressione nei confronti di altri popoli e individui.
La situazione in Ucraina e Russia, con l’aggressione russa, e in Israele e Palestina, dove il popolo palestinese subisce massacri quotidiani, richiede una riflessione. È importante ricordare che il massacro del popolo palestinese non è iniziato il 7 ottobre 2023, ma è una realtà quotidiana causata dall’occupazione di quei territori con la forza. Pertanto, revocando la cittadinanza onoraria al dittatore fascista, invieremo un segnale inequivocabile sulla nostra posizione. Noi siamo per la pace, il dialogo tra i popoli e la non violenza. Dobbiamo promuovere politiche che favoriscano la solidarietà e contrastino le lobby finanziarie e delle armi, che spesso privilegiano il profitto sulla vita umana.
Castelbuono Democratica può essere orgogliosa di aver dato i natali a 27 partigiani e, seguendo la sua storia, afferma che non c’è futuro senza Pace e Dialogo.
Il Sindaco Mario Cicero